L’assessore regionale alle Politiche sociali e immigrazione, Anna Maria Dapporto, e Roland Jace, rispettivamente presidente e vicepresidente della Consulta regionale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, hanno commentato le elezioni che si sono svolte ieri nel bolognese, per eleggere i rappresentanti nel Consiglio dei cittadini stranieri della Provincia di Bologna, nella Consulta comunale di Imola e nelle nove Consulte di Quartiere del Comune di Bologna. Ha votato oltre il 21 per cento degli aventi diritto.
“Plaudiamo al buon andamento delle elezioni – dicono Dapporto e Jace -: per la prima volta nella storia della migrazione nella nostra regione, novemila persone straniere hanno scelto, direttamente e democraticamente, i loro rappresentanti. La buona affluenza alle urne è la dimostrazione dell’interesse degli stranieri a partecipare attivamente alla vita pubblica della comunità locale, nonchè della loro volontà di contribuire a pieno titolo sia allo sviluppo della società che alle scelte di amministrazione locale”.
“Un sincero apprezzamento – continua il commento dell’assessore Dapporto e Roland Jace – va agli Enti locali promotori, al personale comunale presente nella giornata di ieri ai seggi, alle associazioni di cittadini non comunitari ed alle associazioni di categoria, che in questi mesi hanno lavorato senza risparmio per portare a termine con successo lo svolgimento di queste elezioni. Da oggi i cittadini stranieri di Bologna, Imola e della provincia di Bologna, che rappresentano il 7% della popolazione residente ma purtroppo non godono ancora del diritto di voto amministrativo, hanno una chiara rappresentanza istituzionale”.
“Ai nuovi eletti – conclude la dichiarazione -, che ci auguriamo vivano questo momento con uno spirito di unità e collaborazione evitando fin da subito sterili contrapposizioni, esprimiamo la disponibilità della Consulta regionale ad intrecciare un rapporto fruttuoso, che permetta di individuare soluzioni condivise nell’interesse dei migranti e complessivamente della comunità regionale”.