sabato, 14 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeEconomiaIn novembre a Modena l'inflazione cala ancora: +0,2%





In novembre a Modena l’inflazione cala ancora: +0,2%

Continua il rallentamento dell’inflazione a Modena e, dopo la contrazione di oltre quattro punti percentuali nel mese scorso, stavolta la flessione è di un ulteriore punto. L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in novembre produce, infatti, una variazione positiva dello 0,2 % su base tendenziale annua, accentuando la frenata che sta caratterizzando questo secondo semestre del 2024.

Ancora una volta, la riduzione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli energetici. Il valore risulta, inoltre, in lieve calo anche a livello congiunturale mensile, con una variazione negativa dello 0,6 %, in linea col decremento del mese precedente. Sono i principali dati che emergono dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.

In novembre, in particolare, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in calo (- 0,9 %) sul totale dei beni; scendono infatti i beni energetici (- 3,9 %) accompagnati da: beni non durevoli (- 0,9 %); beni durevoli (- 0,6 %);  altri beni (- 0,5 %); beni non regolamentati (- 0,9 %); beni alimentari (- 0,1 %). Il totale dei servizi risulta anch’esso in calo (- 0,3 %): nello specifico, segno meno per i servizi relativi ai trasporti (- 1,2 %); servizi non regolamentati (- 0,3 %); servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (- 0,3 %). Crescono i servizi vari (+ 0,4 %).

La divisione “Servizi sanitari e spese per la salute” (+ 0,6 %) è quella con l’aumento percentuale più rilevante: variazioni positive diffuse interessano, infatti, servizi medici; servizi dentistici; servizi paramedici e attrezzature/apparecchi terapeutici.

Segue, con un lieve incremento dello 0,2 %, “Altri beni e servizi”: il debole rialzo scaturisce dai rincari riguardanti: gioielleria ed orologeria; altri effetti personali; servizi finanziari.

Le restanti nove divisioni registrano segno negativo. La divisione che in novembre 2023 segna il calo più significativo è, come già il mese scorso, “Comunicazioni” (- 1,9 %, categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale). Nel dettaglio, la flessione è imposta dai decrementi di prezzi che riguardano gli apparecchi telefonici.

Poco dopo, con un – 1,5 %, si attesta “Trasporti”. L’andamento di questa divisione riflette spesso quello della classe dei carburanti; infatti, con i cali di quest’ultimi, va in flessione anche l’intera categoria. Prezzi più bassi pure per i servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (come noleggio e autorimessa) e il trasporto aereo.

Per “Abitazione, acqua ed energetici” la riduzione è dell’1,4 %: prosegue, e si intensifica, la frenata di luce e gas, a novembre in calo anche a livello congiunturale. Rincari lievi per gli affitti, mentre le spese condominiali risultano invariate.

“Ricreazione, spettacolo e cultura” regista un – 1 %. Anche in questa categoria si osservano diverse contrazioni: animali domestici e relativi prodotti; computer e simili; TV; articoli sportivi; libri e giornali.

“Istruzione” fa segnare – 0,7 %: in novembre calano i prezzi dei corsi d’istruzione e formazione. Sono stabili, invece, l’istruzione primaria, secondaria e universitaria.

Per “Servizi ricettivi e ristorazione” la flessione è dello 0,6 %. In particolare, continuano a frenare i prezzi dei servizi d’alloggio. Rincari interessano, invece, ristoranti e bar.

Il calo per “Mobili, articoli e servizi casa” è dello 0,4 %: calano le spese relative ai grandi e piccoli elettrodomestici, oltre ai beni non durevoli per la casa (come detersivi e detergenti) e ai mobili.

La flessione per “Abbigliamento e calzature” è dello 0,2 % in conseguenza di una debole diminuzione che riguardano gli indumenti. Ferme le quotazioni delle calzature.

Modesto calo dello 0,1 % per “Alimentari e bevande analcoliche”. Sono le flessioni che coinvolgono vegetali, latticini e pane e carni a spostare l’asticella verso il “meno” nella prima divisione. In salita, viceversa, i prezzi della frutta.

Infine, risulta invariata la divisione “Bevande alcoliche a tabacchi” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale).

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.

















Ultime notizie