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Una festa a Correggio la liberazione dei rapaci

C’erano tanti bambini accompagnati dai genitori, molti dei quali venuti apposta anche da fuori Correggio, per assistere ad un evento davvero molto raro in ambiente urbano: mercoledì 24 gennaio al Parco Caduti del Lavoro è stata liberata una decina di rapaci ristabiliti dopo le cure. L’iniziativa è organizzata dall’assessorato all’ambiente del comune di Correggio in collaborazione con il Rifugio Matildico e la scuola d’infanzia Le Margherite.

Nel dettaglio, al Parco Caduti del Lavoro sono stati liberati cinque rapaci diurni, ovvero quattro gheppi e un falco pellegrino. In un secondo momento ci si è spostati su Parco Articolo 21 dove, al crepuscolo, quindi in condizioni per loro favorevoli, sono stati liberati un barbagianni e tre civette, ovvero predatori notturni.

“Il progetto rappresenta una delle iniziative messe in campo dall’Amministrazione per salvaguardare la biodiversità correggese, un bene prezioso e che va tutelato. – così l’assessore all’ambiente Giovanni Viglione, che continua – L’amministrazione vuole e deve investire su scelte che vanno verso la tutela della biodiversità. Bisogna infatti considerare la città come un ecosistema urbano, nel quale le persone convivono con altre specie. La liberazione dei rapaci è un piccolo esempio, un evento di una serie di iniziative che introdurremo con costanza nei prossimi anni. I dieci esemplari liberati sono a metà diurni e notturni, ed hanno ruolo chiave nel mantenere un equilibrio all’interno di un ecosistema urbano. Non sono assolutamente pericolosi per gli animali domestici – spiega l’assessore – e una volta liberati andranno a trovare la loro territorialità, non alterando l’ambiente ma, anzi, dandogli un maggiore equilibrio. La festa della liberazione è stata un evento davvero importante dal punto di vista educativo, che ha permesso ai bambini e ai genitori di vedere da vicino animali che altrimenti farebbero fatica ad avvicinare. Ci tengo anche a sottolineare che tutta l’operazione è stata svolta limitando al minimo lo stress per gli animali”.

 

















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