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Guardie Giurate Ecologiche Volontarie di Formigine: il report 2023

Quasi 2mila e 900 ore di servizio a tutela dell’ambiente. Focus sul controllo dei casolari abbandonati e attenzione alla diffusione della peste suina africana

Sono state 2.889 le ore di servizio prestate dal gruppo formiginese delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie (GGEV) nel corso del 2023, per un totale di circa 3 ore giornaliere. Cuore delle attività dei volontari sono la tutela di ambiente, verde e animali, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Formigine, la Polizia Locale e altre istituzioni di volontariato del territorio.

Il gruppo, composto da 11 volontari coordinati da Mario Rossi, anche lo scorso anno ha continuato ad implementare i servizi prestati sul territorio, con le ore passate dalle 2.647 del 2021 alle 2.810 del 2022 fino alle 2.889 del 2023, per un totale di 15.871 km percorsi in tutto l’anno.

La gran parte dei controlli sono stati dedicati al conferimento scorretto dei rifiuti con 95 violazioni accertate. Intensa anche l’attività di presidio dei parchi e delle aree verdi cittadine. 104 sono state le giornate dedicate alla vigilanza faunistico-venatoria, 416 i controlli su cacciatori in attività.

Gli agenti giurati, nel biennio 2022 – 2023, hanno operato sistematici pattugliamenti

dell’intero territorio forese del Comune di Formigine (pari ad oltre l’80% della superficie dell’intero territorio), finalizzati al controllo degli edifici rurali in stato di abbandono, già oggetto di specifica ordinanza sindacale in materia di sicurezza rurale (n° 266 del 31.08.2010). Sono stati 121 gli edifici controllati, due dei quali oggetto di segnalazione per frequentazioni abusive. Inoltre, in nove casi è stata riscontrata e segnalata la presenza di pozzi privi di adeguati ripari o protezioni al fine di impedirvi la caduta di persone o animali, e in 38 casi è stata segnalata la mancanza di opportune recinzioni.

Afferma Mario Rossi: “In qualità di referente della polizia provinciale, sto lavorando da tempo nel contesto del team dei veterinari dell’ASL per la formazione di cacciatori e agricoltori in materia di biosicurezza connessa alla minaccia della peste suina africana, che ha già fatto ingresso nella nostra Regione. I partecipanti al corso, previo superamento di uno specifico test, acquisiranno la qualifica di bioregolatori per operare correttamente sul controllo dei cinghiali. Alcune GEV del nostro gruppo sono già state formate al riguardo e partecipano ai monitoraggi in materia”.

















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