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Al Data Center di Modena, martedì 13 febbraio, l’evento conclusivo del progetto europeo 5GMETA

I veicoli generano enormi volumi di dati in tempo reale sulla dinamica di guida, l’ambiente e il comportamento del conducente e dei passeggeri. Con le applicazioni di mobilità connessa e automatizzata che si espandono a un ritmo sempre più veloce, i dati acquisiti dai veicoli sono vitali non solo per l’industria automobilistica, ma anche per i nuovi attori come le PMI e le start-up high-tech. Queste tematiche saranno al centro dell’evento conclusivo del progetto europeo 5GMETA, per la realizzazione del quale Unimore ha svolto un ruolo chiave, che si terrà al Data Center di Modena, martedì 13 febbraio, con la presentazione dei risultati di tre anni di ricerche.

5GMETA è un progetto europeo H2020, finanziato dalla Comunità Europea che ha preso il via a settembre 2020 e si conclude ora, promosso da un consorzio di 11 partner europei tra Spagna, Francia e Italia, a cui ha preso parte il consorzio interuniversitario ICOOR tramite il gruppo di ricerca di Unimore, coordinato dal Prof. Mauro Dell’Amico. L’obiettivo è stato fin dall’inizio quello di potenziare l’ecosistema della smart mobility: in particolare  5GMETA ha realizzato una piattaforma 5G-IoT (Internet delle Cose), sviluppandola su casi dimostrativi di mobilità connessa e autonoma abilitata dal 5G.

La piattaforma 5GMETA mira a sfruttare i dati acquisiti dalle auto per stimolare e facilitare lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, fornendo loro i dati in modo configurabile. 5GMETA darà slancio all’ecosistema automobilistico, dagli operatori del settore ai nuovi entranti, garantendo l’accesso ai dati interoperabili acquisiti dalle auto, diventando così un fattore strategico sia per la riduzione dei costi, che per garantire una maggiore sicurezza e protezione delle diverse categorie di utenti della strada.

Nel corso del progetto Unimore ha testato la piattaforma 5GMETA presso l’area MASA di Modena, utilizzando 12 telecamere poste su incroci e strade rilevanti per raccogliere dati (anonimizzati) su: Categoria dell’utente (auto, pedone, ciclista), Velocità, Tracccia GPS e Direzione. Sono inoltre stati utilizzati due veicoli dotati di sensori in grado di mandare e ricevere informazioni dall’infrastruttura stradale, completrando così il loop di comunicazione di 5GMETA.

5GMETA è uno dei numerosi tasselli della ricerca che Unimore sta conducendo nell’ambito della mobilità del futuro, mobilità sostenibile e connessa – commenta il Prof. Mauro Dell’Amico, responsabile Unimore del progetto -. Abbiamo contribuito a sviluppare parte della piattaforma di comunicazione tra infrastrutture stradali e veicoli, basata su trasmissione abilitata dal 5G. Il futuro vede infatti veicoli sempre più connessi che scambiano informazioni tra loro e con l’infrastruttura stradale e cittadina per aumentare la sicurezza e rendere il traffico più sostenibile”.

Il nostro gruppo di ricerca  – prosegue il Prof. Dell’Amicoè attivo anche nel progetto europeo 5G-LOGINNOV, che ha studiato applicazioni delle tecnologie 5G al trasporto delle merci, nel progetto 5G-CARMEN dove abbiamo contribuito al pilot italiano sull’Autostrada del Brennero e siamo coordinatori del progetto SINFONICA, il primo progetto europeo che si occupa di studiare, da un punto di vista sociologico e psicologico, l’impatto dei veicoli autonomi (CCAM Connected, Cooperative  and Autonomous Mobility). Siamo poi coordinatori del progetto KEYSTONE che cercherà di fare un passo avanti nell’implementazione del concetto plug-and-play per lo scambio dei dati nei trasporti di merci e nelle relazioni con le autorità di controllo e sorveglianza”.

Siamo infine attivi nel progetto PNRR relativo al Centro nazionale per la Mobilità Sostenibileconclude Dell’Amicocon il sottoprogetto dedicato ai veicoli connessi, coordinato dal collega Prof. Marko Bertogna e nel progetto PNRR EcosistER (Ecosistema territoriale di Innovazione per l’Emilia Romagna) di sui siamo coordinatori per il pacchetto di lavoro su “sicurezza dei pedoni e dei  ciclisti, reti ciclabile di alta qualità, modellazione dei flussi di mobilità, sistemi multimodali e mobilità condivisa e sistemi intelligenti di rilevazione video“.

 

 

















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