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Oggi a Pavullo il convegno “Rimboschimenti, prevenzione del dissesto montano, nuova economia dei boschi”

Passato, presente e futuro del territorio montano nella visione delle leggi Serpieri a 100 anni dalla loro emanazione

Arrigo Serpieri (Bologna, 15 giugno 1877 – Firenze, 29 gennaio 1960) è stato uno scienzia­to, un tecnico profondo studioso dell’economia agricola e dei problemi del mondo rurale, pro­mulgatore di provvedimenti legislativi sempre finalizzati a tutelare il territorio per consentire quella sicurezza indispensabile allo sviluppo dell’economia agricola e alle condizioni di vita delle popolazioni. Tra questi il Regio Decreto del 13 dicembre 1923 n. 3256 “Testo unico delle leggi sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi” di cui ricorre il centenario, seguito dal R.D. 30 dicembre 1923, n. 3267 su “Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e territori montani”.

È a lui che è stato dedicato il convegno di Pavullo, a 100 anni dalle leggi che ne hanno formalizzato il pensiero decretando l‘indispensabile difesa idraulica tanto per la salvaguardia del territorio che per lo sviluppo economico, attraverso la costruzione di strade e acquedotti rurali, di opere di rimboschimento e ricostruzione di boschi deterio­rati e l’imponente opera di irrigazione, testimoniando quindi il costante adeguamento della bonifica alle esigenze del territorio, dell’economia e della società. Fino all’introduzione dell’ultimo dei compiti: la bonifica ambientale con l’importante obiettivo di rinaturazione dei corsi di acqua, la protezione dello spazio rurale, il rimpinguamento delle falde, la salvaguardia del paesaggio e dell’ecosistema agricolo irriguo, il risanamento e la tutela della qualità e quantità delle acque attraverso gli usi plurimi e l’utilizzo di fonti alternative.

I protagonisti e gli attori istituzionali che hanno promosso, garantito e realizzato il percorso evolutivo dell’azione della bonifica integrale nel nostro Paese sono i Consorzi di bonifica (come individuati da Serpieri nel R.D. 13/02/1933, n. 215 e quindi nel codice civile del 1942), enti pubblici economici, retti dal principio dell’autogoverno dei proprietari dei terreni e degli immobili siti nel comprensorio di competenza. Ai Consorzi di bonifica viene oggi riconosciuta dal legislatore nazionale e regionale specifica competenza per la difesa del suolo, per la regolazione e utilizzazione delle acque a scopo irriguo e per altri usi multipli ivi compreso l’uso idroelettrico, nonché per la tutela dell’ambiente.

Hanno partecipato: il Presidente Consorzio della Bonifica Burana e ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) Francesco Vincenzi, il Sindaco di Pavullo Davide Venturelli, il Sindaco di Pievepelago e membro CDA Consorzio Burana Corrado Ferroni, l’Assessore alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo Regione E.Romagna Barbara Lori, il Presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellani, il Presidente dell’Aero Club di Pavullo Roberto Gianaroli.

Sono seguiti gli interventi della Dott.ssa Alessandra Stefani, Direttore Generale dell’economia montana e delle foreste – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste: “La Strategia Forestale Italiana e l’attinenza con le Leggi Serpieri”

Di Nardo Norberto Nardini, Presidente Associazione Nazionale Forestali: “Le opere compiute dal Corpo Forestale dello Stato nei decenni 1950/1990”

Del Ten. Col. Laura Guerrini, Comandante Gruppo Carabinieri Forestali Modena e Reggio Emilia: “Compiti e ruolo dei Carabinieri Forestali eredi del soppresso Corpo Forestale dello Stato”

Dell’Ing. Cinalberto Bertozzi, Direttore Generale Consorzio della Bonifica Burana: “Attività e opere realizzate dal Consorzio della Bonifica Burana succeduto dal 1988 al Consorzio Bacini Montani”

Di Luciana Serri, Presidente Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale: “I nuovi ruoli del bosco e le future prospettive economiche e di salvaguardia. La forestazione a livello locale, la Polverizzazione Fondiaria, Crediti del Carbonio e Sostenibilità, tecniche Forestali”

Si è concluso con la tavola rotonda tra la Dott.ssa Alessandra Stefani, il Col. Gaetano Palescandolo (Comandante della Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna), l’Ing. Paolo Ferrecchi (Direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente Regione Emilia-Romagna) e Francesco Vincenzi.

















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