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Sul bilancio 2024-2026 c’è l’accordo tra Comune di Modena e Sindacati

Sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil dal sindaco Muzzarelli e dal vice Cavazza. Dagli investimenti al welfare. Garanzie sul turn-over del personale

Da sinistra: Papaleo (Cisl), Dieci (Cgil), sindaco Muzzarelli, Rinaldi (Uil), vice sindaco Cavazza

Dagli investimenti pubblici e privati, per assicurare rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale, alle politiche di welfare, con la conferma dell’offerta dei servizi comunali, fino alle politiche occupazionali con garanzie sul turn-over del personale, nel rispetto dei limiti delle assunzioni, e l’impegno a proseguire il percorso per allineare le condizioni di lavoro tra i diversi soggetti coinvolti nel sistema integrato di educazione e istruzione 0-6.

Sono alcuni degli elementi del Bilancio 2024-2026 del Comune di Modena che sono evidenziati nell’Accordo sottoscritto giovedì 7 marzo con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, dopo la prima Variazione approvata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale con il via libera all’applicazione dell’avanzo presunto e a oltre 19 milioni di investimenti.
Il percorso di confronto e condivisione è stato avviato prima della proposta del Preventivo approvato in dicembre ed è continuato nelle settimane seguenti.
Il documento è stato firmato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, con il vice Gianpietro Cavazza, e dai segretari dei sindacati Daniele Dieci (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl) e Roberto Rinaldi (Uil) sottolineando la conferma, appunto, della necessità di un confronto politico permanente “per monitorare l’impatto delle principali dinamiche socio-economiche sulla città e delle relative politiche, per partecipare e condividere la definizione delle linee strategiche e operative di sviluppo qualitativo della città in una logica integrata, inclusiva e sostenibile”.
L’Accordo richiama i principali aspetti del Bilancio comunale (tra cui il blocco di rette e tariffe, la riduzione della pressione fiscale, l’impegno sui progetti del Pnrr, il recupero dell’evasione) e le difficoltà dovute alle conseguenze della pandemia, dell’inflazione, delle guerre e dei conflitti.
“Cresce il senso di insicurezza nelle persone – è spiegato – e di tensione sulle determinanti economiche in particolare su materie prime e prodotti energetici oltre, ovviamente, a devastazioni e morti, con una conseguente spinta inflazionistica tale da mettere in seria discussione il potere d’acquisto di salari e pensioni. Inoltre, il nostro territorio è ormai già pienamente inserito dentro le tre grandi transizioni epocali (climatica, demografica e tecnologica) che rafforzano il quadro di incertezza, pur lasciando intravedere anche grandi opportunità di cambiamento”.
Gli ambiti del confronto indicati dall’Accordo riguardano in particolare il sistema del welfare allargato e la protezione sociale territoriale, con attenzione alle dinamiche demografiche, al sostegno alla genitorialità, alle politiche abitative, ai servizi innovativi e alla tutela dei redditi tramite la leva fiscale, tributaria e tariffaria e il contrasto delle disuguaglianze. “In tal senso – è spiegato – si valuteranno possibili ulteriori campi di intervento per allargare la progressività della pressione fiscale anche mediante la centralità dell’Isee”.
Attenzione è riservata anche agli investimenti pubblici (“che sostengano un’idea di città sostenibile, dove mettere al centro la persona e l’intreccio dei bisogni per condurre una vita degna”) e a quelli privati, alle infrastrutture digitali e alla formazione all’utilizzo delle nuove tecnologie, agli accordi, ai protocolli e alle convenzioni su appalti, legalità, trasparenza e responsabilità sociale.
Raccogliendo le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sul trasporto pubblico locale, inoltre, l’Accordo prevede un impegno, anche economico, per “attenuare le ricadute che già si verificano sull’offerta commerciale”.

CGIL CISL UIL SULL’ACCORDO SOTTOSCRITTO STAMANE

L’accordo sottoscritto stamattina tra i sindacati confederali Cgil Cisl Uil e il Comune di Modena sul bilancio di previsione 2024-2026 si inserisce nel solco dell’accordo sul bilancio di previsione 2023-2025 confermandone i contenuti e rilanciando la qualità delle relazioni sindacali.

Oltre alla conferma del blocco di tasse, imposte e tariffe per servizi a domanda individuale (asili nido, materne, Rsa, ecc…), l’Amministrazione comunale si impegna a valutare l’introduzione di un’ulteriore progressività nella tassazione e nelle rette dei servizi comunali mettendo al centro l’utilizzo dell’Isee.

L’accordo ribadisce e difende il ruolo e  la governance pubbliche dei servizi locali.

Importante dal punto di vista di Cgil Cisl Uil, anche l’impegno a ridurre le differenze di trattamento tra lavoratori impiegati nei servizi pubblici, affrontando la giungla retributiva presente negli appalti.

Da parte del Comune di Modena è stato ribadito l’impegno al miglioramento del servizio di trasporto pubblico, anche attraverso un investimento economico del Comune.

“Sindacati e Amministrazione hanno condiviso – affermano i segretari di Cgil Cisl e Uil Daniele Dieci, Rosa Maria Papaleo e Roberto Rinaldi – di attuare d’ora in poi e per il futuro politiche locali rivolte ai bisogni dei cittadini nel loro insieme, considerandoli a 360 gradi, quindi non solo singoli aspetti come servizi, mobilità, lavoro, ma anche la qualità dell’aria, dei tempi di vita e di lavoro, delle sicurezze intese come sicurezza di lavoro, sicurezza sulle strade, sicurezza di accesso ai servizi pubblici, ecc… e in particolar modo costruendo un progetto organico a supporto delle famiglie che sono essenziali per affrontare il grande tema della natalità e di uno sviluppo urbano socialmente sostenibile”.

Resta la preoccupazione per il futuro per via dei tagli lineari ai servizi pubblici essenziali messi in atto dal Governo verso gli Enti Locali.

 

















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