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Salute e sicurezza: sabato 13 aprile 400 delegati Cisl dell’Emilia Romagna a Roma

Saranno circa quattrocento i delegati dell’Emilia Romagna che domani, sabato 13 aprile, parteciperanno a Roma all’Assemblea nazionale Cisl sulla salute e sicurezza. Delegati provenienti da ogni settore produttivo che nei luoghi di lavoro si occupano ogni giorno della tutela della salute e della sicurezza dei loro colleghi.

Una mobilitazione denominata “Fermiamo la scia di sangue” che vede il suo apice nell’Assemblea nazionale che si terrà al PalaTiziano, ma che da febbraio ha visto anche la Cisl della nostra regione impegnata sul territorio in decine e decine di assemblee nei luoghi di lavoro, in iniziative di formazione per RLS e RLST e flash mob con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e imprese su questa emergenza, di migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Legge n.19 e di promuovere una proposta complessiva che ponga fine all’intollerabile perdita di vite nei luoghi di lavoro.

“Le morti e gli infortuni sul lavoro – ha sottolineato il segretario generale della Cisl ER Filippo Pieri – sono tragedie inaccettabili che puntualmente si ripetono, come ha drammaticamente dimostrato il disastro avvenuto nella Centrale idroelettrica sul lago di Suviana, per contrastarle serve un lavoro continuo, quotidiano, che istituzioni, imprese e sindacati devono fare insieme. Non basta agire solo sull’onda emotiva, non basta solo una manifestazione, un presidio o uno sciopero, ma occorre coinvolgere lavoratori e lavoratrici per far sì che aumentino sensibilità e consapevolezza. Ed è proprio questo uno dei principali obiettivi della mobilitazione Cisl che in queste settimane ci ha visti presenti in ogni territorio della regione con tante iniziative realizzate e altre ancora in programma, tra cui certamente una a carattere regionale”.

“Iniziativa – ha continuato – che sarà di certo rivolta a sostenere le nostre proposte nei confronti del governo, ma che avrà nel contempo anche delle richieste specifiche per l’Emilia Romagna, visto che torneremo a chiedere a gran voce la completa applicazione del Protocollo regionale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sottoscritto nel dicembre 2022 ma non ancora completamente applicato”.

 

 

















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