Il bilancio preventivo 2008 del Comune di Carpi contiene aspetti positivi, ma anche negativi. Questo il giudizio di Cgil-Cisl-Uil di Carpi al termine dell’incontro svoltosi con la Giunta comunale.
«Tra gli aspetti positivi possiamo mettere la stabilizzazione dei lavoratori precari, soprattutto nella pubblica istruzione, e il livello qualitativo e quantitativo dei servizi offerti alla cittadinanza (a cominciare dai 26 posti in più in casa protetta) – affermano Cgil-Cisl-Uil – Tra le criticità, invece, segnaliamo la proposta di aumentare l’Ici dal 4,6 al 7 per mille per gli alloggi in affitto concordato. Si tratta a nostro avviso di una scelta sbagliata che penalizza l’utilizzo dell’affitto concordato, il quale ha lo scopo di calmierare i prezzi e aiutare le famiglie; l’aumento dell’imposta produrrà un rincaro degli affitti. Un’altra scelta sbagliata è l’abolizione dell’agevolazione sul prezzo del trasporto pubblico Arianna, che passa da 0,50 a 1 euro e dimezza la fascia oraria di validità. A parere nostro le buone performances del trasporto pubblico carpigiano andrebbero sostenute poiché mirano a tutelare la salute pubblica attraverso un abbattimento delle emissioni inquinanti, oltre che difendere la spesa delle famiglie».
Più in generale Cgil-Cisl-Uil di Carpi rivendicano la tutela del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni anche attraverso un’attenta politica dei redditi locale.
Per questo criticano l’aumento delle tariffe del 2 per cento, che è superiore al tasso di inflazione programmata; i sindacati propongono piuttosto l’introduzione di fasce di esenzione sull’addizionale Irpef applicata dal Comune di Carpi sui redditi più bassi, tenendo conto delle reali entrate derivanti dall’addizionale introdotta negli anni scorsi. Cgil-Cisl-Uil, inoltre, ribadiscono le proposte contenute nella propria piattaforma, le quali prevedono di discutere più complessivamente delle politiche di sviluppo del territorio attraverso la qualificazione del sistema produttivo carpigiano, dopo l’assestamento della crisi del tessile e del meccanico tradizionale.
«È un tema cruciale anche alla luce della rilevante crescita demografica verificatasi nel territorio carpigiano che – spiegano i sindacati – avrà un grosso impatto sulla domanda di servizi e sui processi di integrazione».
Cgil-Cisl-Uil si dichiarano poi preoccupate per l’annunciato taglio di oltre 500 mila euro sui costi del personale, poiché rischia di produrre risultati negativi sulla qualità dei servizi ai cittadini e sulle condizioni di lavoro dei dipendenti.
«Di fronte a questi rilievi la Giunta si è dichiarata disponibile ad approfondire alcuni aspetti e a valutare le nostre proposte. In assenza di risposte sul bilancio comunale e sulla nostra piattaforma sullo sviluppo, valuteremo eventuali azioni a sostegno delle nostre ragioni. Tra l’altro – concludono i sindacati – la situazione generale sui bilanci comunali sarà valutata nell’attivo provinciale dei delegati Cgil-Cisl-Uil, convocato per lunedì prossimo 14 gennaio a Modena».