Sono 50.851 gli euro che circa 2500 cittadini carpigiani hanno destinato (devolvendo il 5 per mille della loro Irpef per il 2006) a finanziare interventi dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune, e che andranno a sostenere le politiche abitative.
L’assessorato ha deciso di destinare questa somma a 50 Buoni affitto di 1.000 euro ciascuno, da assegnare alle famiglie composte da un solo genitore con figli minori e che vivono in locazione. Possono presentare domanda per l’assegnazione di questi contributi cittadini italiani o di paesi della Ue (o gli stranieri in possesso di carta di soggiorno o permesso di soggiorno), purché titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo (per un canone non inferiore a tremila euro annui) o titolari di un contratto di assegnazione in godimento di un alloggio di proprietà di cooperativa a proprietà indivisa. Chi presenta domanda deve essere residente a Carpi e non deve essere assegnatario di alloggi ERP (case popolari). Esistono limiti di reddito per l’accesso calcolati in base all’Indicatore Situazione Economica (ISE) e all’Indicatore Situazione Economica Equivalente (ISEE): quest’ultimo non dovrà essere superiore a 16260 euro.
La raccolta delle domande da parte di chi intende chiedere questi contributi si effettuerà dal primo al 29 febbraio prossimo, solo su appuntamento (anche telefonico): gli appuntamenti si possono fissare già ora, rivolgendosi a Nemo Sportello Sociale (via Trento Trieste 2, telefoni 059 649644-28-29) oppure al Centro per le Famiglie del Comune (in viale De Amicis 59, telefono 059 649272).
L’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Caruso ha rilasciato al riguardo la seguente dichiarazione: “ringrazio i cittadini carpigiani che così numerosi hanno scelto di destinare il loro 5 per mille agli interventi sociali del Comune: è un segno di grande sensibilità sociale e di fiducia nel lavoro che stiamo facendo. La scelta di sostenere le spese per l’affitto delle famiglie con un solo genitore e con figli piccoli nasce dalla volontà di aiutare fattivamente un parte di popolazione sempre più numerosa ed in affanno, che fa fatica a reggere i costi dell’affitto. Ed è anche il riconoscimento di una realtà presente anche da noi: si tratta infatti sempre più spesso di donne sole con bambini, che intendiamo così aiutare concretamente”.