Nomadi a Carpi: risposte ai quesiti del gruppo Udc

Tra le interrogazioni a cui è stata data risposta nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 17 gennaio vi è stata anche quella del capogruppo Udc, rivolta all’assessore alle Politiche sociali Cinzia Caruso in merito ai nomadi residenti nel campo di via Nuova Ponente e a quelli usciti dal campo grazie ad un progetto per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie di sinti.

L’assessore Caruso ha risposto punto per punto alle domande contenute nell’interrogazione: sono state sei le abitazioni acquistate dai nomadi che il Comune ha sostenuto con 42.220 euro per il versamento di interessi alla Cooperativa Mag6 Finanziaria Etica (che ha prestato fondi ai nomadi, garantiti dalla cooperativa sociale Riparte e dall’Ufficio minori e famiglie del Comune rispetto alle fideiussioni e al pagamento degli interessi).
“Tutte le famiglie nomadi che hanno beneficiato dei prestiti per progetti di integrazione sociale hanno ottemperato ai loro obblighi relativi al pagamento delle rate mensili nei confronti della Finanziaria Etica. Non risultano situazioni di morosità ed inadempienza nei confronti del Comune – ha spiegato Caruso – Chi si è trasferito ha ottenuto la residenza nei comuni dove ha trovato nuovo domicilio. In via Nuova Ponente si trovano oggi 56 cittadini nomadi”. All’ultima domanda, relativa a presunti matrimoni tra ragazze Rom e cittadini extracomunitari al solo scopo di ottenere la cittadinanza, l’assessore ha sottolineato come i maggiorenni siano liberi di sposarsi ed ha concluso: “nel caso si abbiano notizie in merito, invito chiunque a segnalarle alle autorità competenti”.