Il 23 gennaio scorso sono terminati a Carpi i lavori urgenti per la messa in sicurezza e l’eliminazione dei pericoli di caduta di elementi in laterizio dalla Torre campanaria della chiesa di Santa Maria in Castello (detta la Sagra).
Durante l’intervento, spiega il responsabile del Settore Restauro e conservazione del patrimonio immobiliare artistico e storico Giovanni Gnoli, si è provveduto a verificare il fissaggio delle cornici aggettanti in cotto ed all’occorrenza saturando le stuccature mancanti con calce; alla rimozione completa e alla catalogazione degli elementi in cotto di parte della seconda cornice del prospetto est; alla rimozione dalle buche pontaie di mattoni semplicemente appoggiati ed inserendovi parti in rete per allontanare i piccioni; a mettere in sicurezza la colonnina in marmo della bifora rivolta a nord della sottocella campanaria, realizzando in tre punti del fusto dei cerchiaggi metallici provvisori; a rimuovere il cerchiaggio metallico staccatosi della balaustra della ghirlandina e a realizzarne uno nuovo provvisorio; a consolidare il pinnacolo sud-est emergente dal piano di copertura, iniettando resina nella fessurazione sub orizzontale presente sul pilastrino nord-est; a prelevare campionature di malte e pietre per effettuarne analisi i cui esiti saranno di supporto per la stesura del progetto di restauro conservativo delle facciate coerente con le metodologie proprie del restauro; a effettuare infine rilievi fotografici e metrici finalizzati a graficizzare gli esterni della Torre ed individuare le anomalie e i dissesti e quant’altro necessiti di intervento di restauro.
Gli interventi che in questa prima fase hanno visto impegnate la ditta L’Arca di Modena per la parte edile e Zavattini di Soliera per il noleggio della piattaforma sono durate complessivamente otto giorni. Il prelievo di campionature è stato effettuato dal professor Stefano Lugli del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. L’Ufficio tecnico del Settore restauro e conservazione del patrimonio immobiliare artistico e storico del Comune a breve elaborerà la fase di progetto di restauro conservativo.
“Grazie ai fondi stanziati tempestivamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – spiega l’assessore comunale al Centro storico Lella Rizzi – e così come ci eravamo impegnati a fare nei confronti della città, siamo intervenuti in tempi brevissimi per mettere in sicurezza la Torre campanaria, insigne monumento che fa parte tra l’altro anche di Transromanica, circuito europeo degli edifici romanici”.