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Reti museali, la Regione finanzia cinque progetti con 300mila euro

Felicori: “Sosteniamo il processo di crescita qualitativa dei luoghi di cultura dell’Emilia-Romagna e incoraggiamo cooperazione e messa in rete di risorse e idee”

Cooperazione tra i musei regionali e altri istituti e luoghi della cultura, per stimolare la crescita delle strutture emiliano-romagnole e per migliorare i servizi potenziando l’offerta culturale in Emilia-Romagna. Sono cinque i progetti finanziati di nuove reti museali, che hanno costruito accordi capaci di coinvolgere 56 fra musei e istituti culturali nella regione, grazie a un bando promosso dalla Giunta regionale.

Le attività, finanziate per 300mila euro per il 2024 e 2025, comprendono piani di comunicazione strategica, corsi di formazione, sviluppo di applicazioni digitali, promozione dell’accessibilità al patrimonio culturale, organizzazione di attività culturali condivise, studi e ricerche.

“L’obiettivo della Regione, che gestisce le attività del Sistema museale regionale in coordinamento con il Sistema nazionale, è quello di sostenere il processo di crescita qualitativa dei luoghi della cultura emiliano-romagnoli- spiega l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-, oltre che incoraggiare i processi di cooperazione tra musei, lo scambio di buone pratiche e la messa in rete di risorse e idee. Per queste finalità, uno degli strumenti più efficaci di sviluppo che abbiamo individuato è quello della creazione di reti museali di varie tipologie”.

 

I cinque progetti finanziati

Progetto ECO-ER – Ente capofila: Comune di Argenta (Fe)
“ECO-ER – Rete degli ecomusei dell’Emilia-Romagna” promuove la costruzione di un’identità di rete basata sulla promozione del patrimonio ecomuseale regionale e delle sue diversità. Fra le attività previste la formazione base di referenti e operatori ecomuseali, la realizzazione di un’identità di marchio, la predisposizione di un piano strategico di comunicazione, lo sviluppo di nuove narrazioni e strumenti di comunicazione.

Remàr – Comunità, Cultura e Territorio – Ente Capofila: Comune di Rimini
“Remàr – Comunità e Territorio (Rete Musei Area Riminese)” con la collaborazione tra le realtà museali dei Comuni intende favorire lo scambio di conoscenze, di esperienze e di sviluppo di azioni sinergiche a sostegno della promozione culturale e artistica delle rispettive comunità, affinché ne possa beneficiare il territorio riminese.
Si promuove la cultura museale attraverso attività sinergiche e iniziative di coordinamento tra i musei e lo scambio di pratiche e professionalità per la sostenibilità e la rigenerazione del lavoro culturale, tramite elaborazione di un piano strategico di comunicazione, formazione su temi specifici quali cura e conservazione del patrimonio, accessibilità e inclusione, comunicazione inclusiva, raccolta di fondi, creazione di una rivista della rete, evento annuale di rete, calendario iniziative in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, della Notte dei Musei, delle Giornate dell’Archeologia.

Mader – Musei per l’Alzheimer e Le Demenze Emilia-Romagna – Ente capofila Fondazione Parco archeologico di Classe RavennAntica
Avvio, consolidamento e sviluppo delle attività della rete per sostenere, agevolare e coordinare i programmi museali dedicati alle persone con demenza; contribuire all’abbattimento dello stigma e informare la comunità sul tema delle demenze; dare continuità alla collaborazione tra i musei per la realizzazione di progetti di interesse comune; garantire livelli uniformi di qualità dei progetti museali; favorire la collaborazione e l’integrazione delle azioni messe in campo dai musei con il sistema dei servizi territoriali socio-sanitari.

Depositi e patrimoni in rete – Ente capofila: Comune di Modena
Si intende creare una rete collaborativa tra 11 musei regionali e 4 enti di sostegno (2 Soprintendenze regionali), Icom Italia e Iccrom. È prevista una fase di avvio e consolidamento con la creazione del regolamento con modalità di adesione, requisiti di ammissione, obblighi degli aderenti, ruolo del capofila, identità visiva e un piano di comunicazione coordinato. Per valorizzare su ampia scala le competenze degli operatori museali e promuovere la valorizzazione dei patrimoni conservati in deposito si prevedono corsi di formazione specializzata su conservazione preventiva, gestione dei depositi e pianificazione di emergenza. La promozione e valorizzazione del patrimonio prevede iniziative rivolte al pubblico e report delle attività di rete.

Patrimonio culturale ebraico: un tesoro da (ri)scoprire – Ente capofila Fondazione Museo Ebraico di Bologna
Con il progetto “Il patrimonio culturale ebraico si fa … in 15!” si intende creare una comunità per valorizzare il patrimonio condiviso della rete e dare maggior visibilità agli istituti e alle loro iniziative di rete attraverso la creazione di un’immagine coordinata, riordino e inventariazione d’archivio, formazione degli operatori, organizzazione di incontri e seminari.

















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