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Assistenza nell’Alto Frignano, presa in carico dei bisogni garantita ad ogni livello

I servizi sanitari dell’area e le prospettive future sono state al centro di un incontro pubblico a Riolunato con sindaci e referenti dell’Azienda USL di Modena

Nell’Alto Frignano le cure e la presa in carico dei bisogni sono garantite ad ogni livello assicurando un intervento immediato e diffuso su tutta la montagna. Il messaggio è stato ribadito ieri sera nel corso di un incontro pubblico tenutosi a Riolunato. All’appuntamento – organizzato dall’Unione dei Comuni del Frignano e dal Distretto di Pavullo dell’Azienda USL di Modena. In particolare, l’iniziativa è stata l’occasione per parlare del presente e del futuro del sistema sanitario e sociale nel comprensorio di Pievepelago, Fiumalbo e Riolunato, confrontandosi coi cittadini sui servizi, le progettualità e i temi più importanti e attuali legati al mondo della sanità locale e nazionale.

All’appuntamento, a cui hanno partecipato numerosi cittadini, sono intervenuti il Presidente dell’Unione del Frignano e Sindaco di Riolunato, Lorenzo Checchi; il Sindaco di Pievepelago, Corrado Ferroni e quello di Fiumalbo, Alessio Nizzi; il Direttore del Distretto Sanitario di Pavullo, Massimo Brunetti; la Direttrice del Dipartimento di Cure Primarie, Anna Franzelli; il referente dei Medici di Medicina Generale, Dante Cintori; la Dirigente delle professioni assistenziali, Daniela Altariva; la responsabile delle Case della Comunità del Frignano, Michela Camatti e il Responsabile Assistenziale del Dipartimento di Emergenza Urgenza – SET 118, Fabio Mora oltre a numerosi altri operatori sanitari del territorio.

Nel corso della serata sono stati discussi i servizi che l’azienda sanitaria offre costantemente per garantire servizi di qualità, nonostante un contesto generale di sottofinanziamento nazionale della sanità pubblica e alla generale difficoltà di reperimento dei professionisti sanitari, medici e infermieri. così come anche in ambito sociale.

Fra le innovazioni presentate si è partiti dalla nuova Casa della Comunità di Pievepelago, per cui a breve inizieranno i lavori, che diventerà nel prossimo futuro un punto di riferimento per tutto il Frignano. Elemento centrale di questa rete di presa in carico dei bisogni, accanto ai servizi sanitari e sociali presenti, rimane la capacità da parte dei cittadini di dare un contributo attivo alla comunità nel raccogliere i bisogni e nell’offrire le possibili risposte.

Questo lavoro di comunità viene espresso in diversi progetti ricordati durante l’incontro: tra questi le Palestre della Memoria rivolte agli anziani, già attive a Riolunato, Fiumalbo e presto a Pievepelago, con incontri settimanali molto apprezzati dai partecipanti. Un altro percorso è quello degli Agenti di Prossimità, che proprio in questi territori sta vedendo il suo sviluppo e implementazione.

Da un punto di vista dei servizi sanitari, l’incontro è stata l’occasione per parlare della nuova centrale operativa territoriale distrettuale per il coordinamento e la risposta ai bisogni sociali e sanitari delle persone, la sempre più utilizzata assistenza domiciliare e di cure palliative e gli infermieri di comunità, oltre agli strumenti della telemedicina.

I medici di medicina generale presenti all’incontro hanno presentato quella che sarà la nuova organizzazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, che consentirà un lavoro più integrato fra i diversi professionisti e con gli altri operatori territoriali, oltre all’uso di sempre maggiori tecnologie a livello territoriale, proprio per evitare inutili spostamenti alle persone e dare risposte concrete ai bisogni di bassa complessità.

Non meno importante la nuova organizzazione della continuità assistenziale, che vede il numero telefonico 800.032.032 come accesso al servizio con una risposta diretta di medici, accanto alle tradizionali modalità nei singoli territori.

È stata anche presentata l’organizzazione dell’emergenza-urgenza, che grazie alla nuova organizzazione vede un miglioramento della copertura del territorio e di presa in carico di chi chiama la centrale operativa del 118, che – come sottolineato – rimane l’elemento centrale della rete, in grado di attivare anche l’elisoccorso. Nella serata si è ricordato, infine, il tema della rete dei defibrillatori a livello territoriale, elemento centrale per salvare vite in caso di problemi cardiovascolari.

La serata ha visto un importante dibattito con i cittadini sui temi della presa in carico da parte dei diversi operatori sanitari del territorio. È stato ribadito, che in molti degli interventi l’elemento centrale dell’organizzazione rimane la sicurezza dei pazienti e lo sviluppo delle competenze degli operatori.

“L’Azienda USL di Modena è costantemente impegnata a garantire i servizi territoriali per prendersi in carico dei bisogni delle persone, sia quelli legati alle cronicità e di bassa complessità, sia quelli in emergenza con la rete del 118 – sottolinea il Direttore del Distretto sanitario di Pavullo, Massimo Brunetti -. Come si è visto in questa serata le risorse messe in campo sono molte e valutiamo costantemente la qualità dei servizi erogati. Il primo elemento centrale di ogni nostra attività è la sicurezza dei pazienti, che si associa alla presa in carico dei bisogni”.

“La sanità territoriale rappresenta un tema importantissimo per il nostro ambito logisticamente disagiato. La distanza al più vicino Pronto Soccorso e al primo punto di centralizzazione di un paziente desta preoccupazione per il cittadino che avesse l’urgenza di un più avanzato livello di cura – afferma Lorenzo Checchi, Sindaco di Riolunato e Presidente dell’Unione dei Comuni del Frignano -. Nella consapevolezza della difficoltà di reperire personale sanitario disposto a operare sul territorio, sarà nostra priorità nei tavoli dedicati richiedere una particolare attenzione da parte dell’Azienda Sanitaria volta a garantire il massimo livello di assistenza sanitaria, che dovrà essere uguale a quelli degli altri territori della montagna”

 

















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