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Carpi: coltiva marijuana in casa e ne realizza un infuso

Martedì scorso, nel corso di un predisposto servizio straordinario di controllo del territorio, i militari della Compagnia di Carpi, con ausilio
di due squadre della Compagnia di Intervento Operativo del 3° Battaglione Carabinieri “Lombardia” di Milano, hanno tratto in arresto due cittadini, denunciandone a piede libero altri 7.


I militari nel corso di un controllo effettuato in un condominio di via Fermi n. 2, abitato prevalentemente da extracomunitari, hanno tratto in arresto C.A. nato ad Avellino, 39 anni fa, residente Carpi, nella stessa in via E. Fermi nr. 2, operaio, pregiudicato, poiché resosi
responsabile della violazione dell’art. 73 comma 1 d.p.r. 309/90 (produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti).

All’interno del suo appartamento posto i carabinieri
hanno rinvenuto una piccola serra dove l’uomo coltivava sostanza stupefacente tipo “marijuana” per complessivi 107,88 grammi.
Sono inoltre stati rinvenuti 33,88 grammi di “fiori di marijuana” e 5,69 grammi di
sostanza stupefacente tipo “hashish”, nonché materiale vario per la coltivazione ed il confezionamento.

La cosa più strana che ha attirato l’attenzione dei militari sono stati 6 grossi contenitori da 3
litri ed 1 da litri 5 che contenevano uno strano infuso di erbe.
Incuriositi dalla strana quantità e dall’evidente manifattura artigianale, oltre che dal comportamento estremamente evasivo dell’uomo, i carabinieri hanno appurato che si trattava
di un vero e proprio liquore alla “marijuana” ottenuto dall’infusione delle foglie della pianta in alcool, alla stessa stregua di un comunissimo
nocino o limoncello.

Ovviamente tutte le sostanze stupefacenti ed
materiale rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro, e il soggetto associato alla Casa circondariale di Modena a disposizione della competente A.G.

Nel corso del medesimo controllo i militari hanno deferito in stato di libertà: M.O. tunisino, di 33 anni, S.R., tunisino, di 31 anni e S.H.,
tunisino, di 44 anni, tutti privi di documenti e clandestini e pertanto responsabili della violazione dell’art. 6 comma 3° d.l.vo 286/98 e
successive modifiche (rifiuto ingiustificato dello straniero di esibire documenti identificativi).
Nei guai e finito anche chi li ospitava H.N.
loro compaesano, operaio di anni 35, in regola con il permesso di soggiorno e regolarmente residente a Carpi, che ora dovrà rispondere del
reato previsto e punito dall’art. 12/5° d.l.vo 286/98 e successive modifiche (favoreggiamento dell’immigrazione clandestina).

Altri due clandestini di origine marocchina D.T. di 23 anni e A.Y. di 35 anni, sono stati rintracciati dai militari nelle vie di Carpi e deferiti in stato di libertà per violazione dell’art. 6 comma 3° d.l.vo 286/98 e successive modifiche (rifiuto ingiustificato dello straniero di esibire
documenti identificativi).

A Concordia, invece, i militari hanno segnalato, ai sensi dell’art. 75 d.p.r. 309/90 (detenzione sostanza stupefacente per uso personale), al competente Ufficio Territoriale del Governo N.L., nato in Tunisia, di 24 anni, in regola con i documenti di identità e soggiorno, trovato in possesso di 1,2 grammi di sostanza stupefacente tipo “hashish”.

















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