sabato, 14 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeTop news by ItalpressNaufragio nel palermitano, recuperato il corpo di Hannah Lynch





Naufragio nel palermitano, recuperato il corpo di Hannah Lynch

PALERMO (ITALPRESS) – È stato recuperato e trasportato a terra dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco il corpo di Hannah Lynch, la figlia diciottenne del magnate britannico, Mike Lynch, il cui corpo è stato recuperato ieri. Si tratta dell’ultima dispersa del naufragio del superyacht Bayesian, affondato al largo di Porticello, nel Palermitano, nella notte tra domenica e lunedì.
Così adesso sono sette i corpi recuperati dagli speleosub che si sono calati a una profondità di circa 50 metri, nel mare di Porticello, dove si trova adagiato il veliero.

Le ricerche erano riprese stamane. Il corpo della ragazza è stato individuato all’interno di una cabina ed è stato difficile il recupero.

Ieri, Il capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Carlo Dall’Oppio, è giunto a Porticello, accompagnato dal direttore per l’Emergenza Marco Ghimenti, per incontrare e ringraziare il personale “per il grande lavoro che sta svolgendo nelle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi, a seguito del naufragio dello yacht Bayesian”. Insieme a loro il prefetto di Palermo, Massimo Mariani.

Intanto, proseguono le indagini. La procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni. Al vaglio degli inquirenti, tra l’altro, le azioni e le decisioni del comandante del Bayesian, il 51enne neozelandese James Cutfield e del primo ufficiale Matthew Griffith, 22 anni francese.
In attesa delle operazione di recupero del Bayesian, per esaminare l’imbarcazione e la scatola nera dalle quali si attendono elementi decisivi, l’attenzione di investigatori e inquirenti si concentra sulle cause del naufragio. Si fa sempre più strada l’ipotesi di una catena di errori alla base del naufragio: dalla deriva mobile, parzialmente alzata, che potrebbe avere avuto un ruolo determinante nella minore stabilità dello scafo, ad alcuni portelloni aperti, che avrebbero imbarcato una grande massa d’acqua in poco tempo favorendo il rapido inabissamento del veliero ai motori spenti e al mancato funzionamento del sistema che in questi casi dovrebbe sigillare i boccaporti e gli accessi all’interno.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

















Ultime notizie