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Inaugurata a Bologna la nuova scuola Giardino Pozzati

Costata circa 3 milioni, ospiterà 75 bambini/e nella scuola dell’infanzia e 21 nel nido. Lepore: "La quinta scuola finita in due anni e mezzo, la prima interamente realizzata durante il mandato"

foto di Giorgio Bianchi per il Comune di Bologna

È stata inaugurata oggi dal sindaco Matteo Lepore la nuova scuola dell’infanzia, temporaneamente denominata “Giardino Pozzati”, che ospiterà 75 bambine e bambini oltre a 21 nella sezione di nido. Costata 2,9 milioni di euro, a cui si sono aggiunti 300 mila euro dal Fondo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’adeguamento dei prezzi, è stata realizzata in circa due anni e mezzo all’interno della porzione sud-ovest del giardino Severo Pozzati, tra via Tintoretto e via Veronese, nel quartiere Borgo Panigale-Reno. All’inaugurazione, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico per le scuole d’infanzia, sono intervenuti l’assessore alla Scuola Daniele Ara e l’assessore ai Lavori Pubblici Simone Borsari.

L’edificio, che si inserisce nel comparto scolastico già composto dalla scuola secondaria di primo grado Giuseppe Dozza e dalla scuola dell’infanzia Futura, presenta un ingresso carrabile da via Tintoretto e uno pedonale direttamente all’interno del giardino, che risulta facilmente accessibile attraverso un nuovo percorso pedonale creato nel parco.
La nuova scuola accoglie le bambine e i bambini dell’attuale scuola d’infanzia comunale Lorenzo Seragnoli di via Speranza ed è attiva dal 2 settembre.
Il progetto esecutivo della nuova scuola è stato reso disponibile a titolo gratuito dalla Fondazione Mast nell’ambito di un accordo con il quale il Comune di Bologna ha venduto alla stessa la proprietà del plesso scolastico Lorenzo Seragnoli.

“Una scuola a consumo energetico zero, che anzi restituisce energia alla città, con il massimo delle tecnologie e dei progetti educativi e pedagogici. Siamo orgogliosi perché questa è la quinta scuola che finiamo nel nostro mandato, in due anni e mezzo è un numero importante, e in particolare è la prima scuola pensata, progettata e inaugurata da questa Amministrazione”, sottolinea il sindaco Matteo Lepore.

Scuola Giardino Pozzati (foto Giorgio Bianchi per il Comune di Bologna)

La struttura si presenta come un modello di efficienza energetica: progettata con elementi portanti verticali in pannelli in legno (tipologia X-LAM) e orizzontale in elementi di legno lamellare. Il rivestimento esterno presenta una finitura esterna in rasatura per cappotto con diversi colori e gli impianti installati sono tali da garantire il raggiungimento della classe energetica A4. In particolare il riscaldamento a pavimento è affidato a un sistema combinato con pompa di calore e fornitura in teleriscaldamento. La nuova scuola è inoltre dotata di un sistema di raccolta e riuso delle acque piovane, di una vasca di laminazione e di un impianto fotovoltaico da 35 kilowatt.

“Bella, funzionale e sostenibile. Questa nuova scuola centra in pieno gli obiettivi che ci guidano nel realizzare i nuovi ambienti educativi della nostra città. Luoghi dove il gioco, l’apprendimento e lo stare insieme di bambini e bambine, oltre all’importante lavoro del personale, diventino un’esperienza sempre più piacevole e stimolante”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari.

Le bambine e i bambini sono stati messi al centro della progettazione architettonica, infatti la qualità di un ambiente educativo non dipende solo dalla sua funzionalità, ma si definisce anche dal modo in cui, al suo interno, si è capaci di ricercare il bello.
Per questo motivo, gli spazi interni ed esterni della scuola dell’infanzia sono pensati e organizzati in forme interconnesse che favoriscono le interazioni, le autonomie, le esplorazioni, la curiosità e la comunicazione e si offrono come luoghi di convivenze e ricerche per tutti i fruitori. Le diverse funzioni degli ambienti sono perciò distinte ma allo stesso tempo connesse da spazi polifunzionali in cui le bambine, i bambini e gli adulti possono svolgere le più svariate attività. Come in un gioco, le forme e i volumi, ben distinti geometricamente e cromaticamente anche dall’esterno, sono collegati da un vuoto centrale, uno spazio libero che può assumere le più svariate caratterizzazioni.

La bellezza educa a sentire: le bambine e i bambini hanno bisogno di vivere il loro percorso educativo in un luogo gradevole che sappia proporsi come occasione per accrescere la fiducia nelle proprie possibilità, per incoraggiare la scelta autonoma e stimolare la creatività, possibile grazie ad una organizzazione pedagogicamente funzionale degli spazi disponibili, interni ed esterni, la sicurezza di giochi e arredi e la qualità dei materiali con cui giochi e arredi sono costruiti.
Per questo motivo è stato selezionato Spazio Arredo srl, azienda di Arezzo leader nel settore 0/6, per la fornitura degli arredi per le sezioni, gli atelier e gli spazi comuni; gli altri spazi di servizio sono stati allestiti restaurando e riutilizzando gli arredi ancora consoni dell’attuale scuola Seragnoli.
Valorizzare lo spazio attraverso gli arredi e i materiali vuol dire offrire un quadro organizzato di opportunità articolato e diversificato, in modo che tutti i linguaggi e le aree di esperienza siano offerte alle bambine e ai bambini come stimolo per incontrarsi, condividere, creare, apprendere. In questa direzione va la scelta di prevedere quattro atelier tematici, adiacenti agli spazi sezione e alla piazza centrale, come luoghi di sperimentazione e ricerca.
L’atelier è metafora della scuola dell’infanzia intesa come laboratorio che valorizza l’espressività e la creatività. A questi si aggiunge uno spazio lettura per le attività individuali e a piccolo gruppo, dotato di albi illustrati, disponibili per il prestito alle famiglie.

Da questa attenzione è nata una collaborazione fra il settore Lavori Pubblici, l’Area educazione, istruzione e nuove generazioni e una classe del Liceo Artistico Francesco Arcangeli di Bologna.
Nel corso di questi ultimi mesi, infatti, grazie al contributo della dirigente scolastica del Liceo, Maria Grazia Diana, e dei docenti Massimo Assirelli e Silvia Piani, i tecnici del Comune hanno lavorato con la classe IV E, indirizzo Design, arredamento e ceramica, per realizzare delle opere in ceramica da inserire negli ambienti scolastici della scuola.

“Un nuovo spazio dedicato all’infanzia che riuscirà, oltre alla Scuola dell’Infanzia prevista che dovremo intitolare a una figura significativa, a inserire una nuova sezione di nido preziosa per quella parte di città – afferma l’assessore alla Scuola Daniele Ara – Il nostro sistema educativo cresce nei territori per una risposta sempre più puntuale alle esigenze delle famiglie”.

Sabato 7 settembre alle 10 ci sarà un momento di festa per condividere con la comunità educante questo nuovo spazio dedicato all’infanzia.

















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