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Analisi Lapam Confartigianato sull’autoriparazione, Modena tra le top nel comparto

«Necessario investire nella formazione per valorizzare e tramandare il saper fare manuale degli artigiani»

Non ci sono solo le grandi case automobilistiche a rendere l’area rinomata a livello nazionale e mondiale: Modena è una delle eccellenze anche per quanto riguarda le imprese operanti nella filiera dell’auto. E non è un caso, dunque, che venga definita come il cuore pulsante della Motor Valley emiliana.

Questo è quanto emerge da un’indagine elaborata dall’ufficio studi di Lapam Confartigianato, il quale si è focalizzato sul settore dell’autoriparazione nel territorio modenese. Entrando nel dettaglio dell’analisi, per quanto riguarda la manutenzione e riparazione di autoveicoli, settore della filiera auto a maggior vocazione artigiana, a Modena si contano 1.130 imprese attive al primo semestre 2024, dato più aggiornato disponibile: un -1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Del totale delle attività, 881 sono artigiane (il 78%), anche qui con un calo dell’1,1%. Fanno parte di questo settore le attività di riparazione di carrozzerie di autoveicoli, che contano 267 attività, di cui 212 artigiane, ossia il 79,4% del totale delle imprese attive (+1,9% nell’ultimo anno). L’indagine si è soffermata anche sul capitolo della mobilità sostenibile. Tra le prime 20 province nazionali per consistenza del parco autovetture ibride ed elettriche, stando ai dati riferiti al 2023, Modena si piazza al 19° posto con 6.590 auto ogni 100 mila circolanti, in crescita rispetto alle 1.378 registrate nel 2019.

«Il nostro è uno dei settori più dinamici – afferma Daniele Michelini, presidente autoriparazione Lapam Confartigianato – e lo dimostra una crescita dell’occupazione di questo settore a vocazione artigiana che supera le grandi industrie italiane che producono auto. Per mantenere il settore ai vertici anche in futuro abbiamo bisogno di investire fortemente nella formazione, così da saper cogliere le opportunità legate alle nuove tecnologie dei veicoli. Il cambiamento in corso nel mercato dell’automobile richiede nuove competenze nelle imprese di autoriparazione, ma queste risultano molto difficili da reperire in due casi su tre. Come associazione, ci inseriamo all’interno del mondo scolastico in maniera capillare proprio perché crediamo nella possibilità di avvicinare i giovani al nostro mestiere trasmettendo passione e competenze, così da mantenere competitivo il comparto: solo tramite un lavoro sinergico riusciremo a reperire quella manodopera specializzata di cui abbiamo necessità per affrontare le importanti sfide che attendono il futuro della nostra categoria».

















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