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4.121 contribuenti hanno destinato il 5 per mille all’Università di Modena

Ammonta a 224.533,35 euro la somma che l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia riceverà come sua quota parte del ricavato, destinato attraverso il “5 per mille” alle Università ed alla ricerca scientifica con le denunce dei redditi presentate dai cittadini nel 2006.

Complessivamente l’opzione in favore dell’Ateneo modenese-reggiano è stata espressa da 4.121 contribuenti, un numero abbastanza elevato rispetto alla popolazione universitaria, ovvero quasi il 25% delle famiglie, che secondo indagini condotte a livello nazionale risulta la quarta proporzionalmente più alta tra tutte le Università: al primo posto l’Università di Pavia con oltre il 30% e a seguire, in un ristretto range che oscilla intorno al 25%, si trovano l’Università di Camerino, quella per Stranieri di Siena e appunto Modena e Reggio Emilia.

“Considerando il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione per informare la popolazione di questa iniziativa prevista per la prima volta dalla Finanziaria 2006 e lo scarso sostegno offerto dalla associazioni e organizzazioni impegnate nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi, che in molti casi hanno preferito prodigarsi a favore del volontariato sociale, – commenta il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – possiamo considerare il risultato davvero straordinario. E’ una boccata d’ossigeno importante per noi, soprattutto dopo che ci sono già stati tolti prima della approvazione del bilancio di previsione i circa 9 milioni e 800mila euro attesi come premio alle Università virtuose, che ci consente di rafforzare e moltiplicare il nostro impegno per migliorare i servizi agli studenti e sostenere i ricercatori meritevoli”.

Ora questa somma può diventare, secondo le indicazioni che darà il Comitato di Garanti che verrà chiamato ad esprimersi sull’impiego della cifra, una straordinaria opportunità per intervenire, ancora più energicamente, in direzione di settori e di progetti, assolutamente prioritari nella gestione dell’Ateneo, ma che frequentemente si sono scontrati con l’esiguità di risorse a disposizione.

















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