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Presentato il progetto di restauro delle cinque statue del Valli di Reggio Emilia

Soccorsi in arrivo per Vizio, Gloria, Danza, Estro e Pudore, le cinque statue del Teatro Municipale ‘Romolo Valli’ deteriorate e ora protette da impalcature di sicurezza. Partecipando a un Bando della Regione Emilia-Romagna per accedere a contributi per “interventi per spese di investimenti nel settore dello spettacolo”, il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione I Teatri hanno presentato infatti un progetto, realizzato dall’architetto Mauro Severi, di recupero e restauro delle cinque opere.

Le statue sono attualmente avvolte in reti di nylon e protette da un ponteggio per evitare possibili cadute. I recenti sopralluoghi hanno evidenziato uno stato complessivo di degrado e polverizzazione della pietra e delle stuccature eseguite nel tempo, oltre al distacco di intere porzioni di stuccatura.

Una condizione che mal si concilia con il Municipale Valli, che è uno dei teatri storici meglio conservati d’Italia, e con l’affetto che la città da sempre nutre nei confronti del suo principale teatro, e anche di queste statue, silenziose presenze che vegliano sulla piazza.

Tutte e 28 le sculture, realizzate intorno alla metà dell’Ottocento da artisti diversi, presenti sul fronte e sui lati est e ovest del teatro, comprese le cinque in sofferenza, erano state oggetto di restauro nel 1995, quindi in tempi relativamente recenti, ma la pietra di Avesa di cui sono fatte, particolarmente tenera e ruvida, le rende piuttosto delicate, sensibili alle ingiurie del tempo e dei fenomeni atmosferici.

Se il progetto di restauro sarà approvato e accederà al finanziamento, il contributo sarà dell’80% della spesa fino a un massimo di 500mila euro. Il restauro darà una seconda vita a queste guardiane della piazza ed escluderà il rischio di caduta di frammenti sulla piazza.

Il progetto presentato in Regione include – come previsto dallo stesso Bando – lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, tramite la sostituzione della rampa di accesso sul lato ovest, la realizzazione di un montascale, di servizi igienici accessibili a tutti e l’acquisto di attrezzature tecniche, in particolare di motori per effettuare i sollevamenti dei pesi in Graticcia, il soffitto del palcoscenico dove avviene la gran parte dei movimenti di scene.

 

HANNO DETTO – “Abbiamo deciso di dare priorità a questo intervento per il valore artistico e simbolico che le statue hanno per la nostra città – ha dichiarato il sindaco Marco Massari, presidente della Fondazione I Teatri – Da qui nasce l’idea di un progetto che ci permetterà di recuperare la bellezza di elementi di forte valore identitario e restituirli ai cittadini”.

Siamo entusiasti dell’opportunità di ‘liberare’ le statue del Teatro Valli e restituirle nel loro splendore originario ai reggiani e alle reggiane – commenta il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Lanfranco de Franco – Queste opere che svettano sul nostro magnifico teatro e raffigurano le arti, le virtù e la conoscenza, sono un simbolo della storia e soprattutto della nostra identità. La cura e la valorizzazione del patrimonio culturale sono direttrici su cui investire per la rigenerazione della città”.

“Una bellissima opportunità – commenta il direttore della Fondazione I Teatri, Paolo Cantù – che speriamo si trasformi a breve in una concreta possibilità. Vuol dire continuare a lavorare nella direzione del coefficientamento, dell’ammodernamento ed ora anche della riqualificazione di uno dei patrimoni più importanti della città. La nostra gratitudine va all’Amministrazione di Reggio Emilia, ai dirigenti degli assessorati coinvolti – Cultura e Lavori pubblici – che fin da subito hanno condiviso, assieme al Cda della Fondazione, la necessità di ridare lustro anche all’esterno di un importante simbolo di Reggio Emilia”.

















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