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Cyberbullismo e violenza in rete. Un convegno per ricordare Vincent a un anno dalla sua scomparsa e riflettere sul fenomeno

Un anno fa, il 9 ottobre 2023, nel corso di una diretta su Tik Tok, si toglieva la vita il giovane influencer bolognese Vincent Plicchi.
Il suo drammatico gesto avveniva in seguito a un’inarrestabile ondata di insulti ricevuta dopo false accuse lanciate nei suoi confronti proprio su quei social che frequentava.

Nel maggio scorso è stato inaugurato un murale dedicato a Vincent, sulla parete esterna della palestra delle scuole Pepoli dell’Istituto Comprensivo 21, nel parco Lunetta Gamberini. L’opera, realizzata al termine di un percorso condiviso con le ragazze e i ragazzi della scuola, ha utilizzato la street art come strumento di comunicazione sociale, e ha visto impegnati i writer bolognesi Alessandro Ferri alias Dado, Massimiliano Landuzzi alias Rusty, Riccardo Raviola alias Draw e Elvis Pregnolato alias Mambo.

Il lavoro dell’Amministrazione comunale per sensibilizzare famiglie e adolescenti contro il bullismo e la violenza in rete proseguirà il 21 ottobre prossimo con un convegno in Salaborsa organizzato dall’Area educazione, istruzione e nuove generazioni insieme a Matteo Plicchi, papà di Vincent, in collaborazione con A.I.C.S. l’Associazione Italiana di prevenzione al Cyberbullismo e al Sexting.
Il convegno, dal titolo Cyberbullismo e rischi virtuali. Come prevenire e intervenire in modo efficace, proverà a riflettere e ad affrontare il problema della diffusione della violenza e della discriminazione in rete e nei social network, soprattutto nel pubblico giovane, da diversi punti di vista e secondo l’interpretazione di varie discipline.
Elvis Mazzoni, professore associato dell’Università di Bologna esperto in Information and Communication Technologies (ICT) parlerà del rapporto tra famiglie digitale e della consapevolezza e del benessere per gli adolescenti.
Si parlerà anche della legge numero 71 del 29 maggio 2017 (Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo), con la senatrice prima firmataria, che farà un quadro degli aggiornamenti legislativi per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo e della sicurezza dei minori in ambiente digitale.
Andrea Bilotto, presidente di A.I.C.S. darà informazioni e consigli pratici su come intervenire in casi di cyberbullismo attraverso modalità operative nelle scuole e laboratori sull’empatia e la non violenza.
Giovanni Ziccardi, professore ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università di Milano proverà a dare dieci regole di cybersecurity per tutelare i minori in rete.
Anna Prandina, avvocata esperta in cyberbullismo e in rischi legali online, approfondirà il discorso dal punto di vista legale, parlando della responsabilità civile e delle fattispecie di reato in casi di cyberbullismo.

Infine Luca Zacchi, psicologo esperto in educazione digitale e orientamento, parlerà della responsabilità personale e dell’attitudine mentale in relazione ai casi di cyberbullismo.
Alla mattinata parteciperanno anche Stefano “Mancio” Mancinelli, cestista, ex capitano della nazionale italiana di basket e della Fortitudo Bologna e Roberto Stefani Maestro di Muay Thai, Grappling, MMA: porteranno la loro diretta testimonianza diretta sull’importanza del ruolo dello sport nella crescita dei giovani e sulla capacità che la pratica sportiva ha di dare ai giovani gli strumenti per fronteggiare e gestire situazioni di difficoltà personale e relazionale con le altre persone.

“La famiglia, gli amici, nessuno dimenticherà mai Vincent e la sua anima bella – dice il papà Matteo -. Il nostro dolore ad un anno di distanza è immutato e per questo io continuerò a lottare perché sia fatta giustizia per mio figlio e per tutte le persone che subiscono persecuzioni sui social, impedendo loro di avere una vita reale serena. Perché la gogna mediatica si trasforma, poi, in un dito puntato contro nella vita quotidiana, che si tratti di scuola, lavoro o famiglia. Finalmente, dal 14 agosto le indagini sono in corso, speriamo che lo Stato non faccia sconti e che arrivi un segnale: chi usa i social per usare violenza contro persone innocenti non potrà farlo nell’impunità”.

















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