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Ranking Times Higher Education: l’Università di Bologna è prima in Italia

L’Ateneo migliora i suoi punteggi negli ambiti che compongono il ranking e guadagna nove posizioni a livello mondiale passando dal 155° al 146° posto

Per il quinto anno consecutivo, l’Università di Bologna è al primo posto tra gli atenei italiani nel World University Rankings di Times Higher Education (THE), una delle più note e prestigiose classifiche universitarie internazionali.

A livello mondiale l’Alma Mater guadagna nove posizioni, passando dal 155° al 146° posto, confermando un trend di crescita che prosegue da tempo: solo negli ultimi quattro anni sono state 26 le posizioni scalate.

Tra le italiane, dopo l’Università di Bologna seguono la Scuola Normale Superiore di Pisa (154°), Sapienza Università di Roma (185°) e l’Università degli Studi di Padova (201°-250°), Politecnico di Milano (201°-250°), Scuola Superiore Sant’Anna (201°-250°), Vita-Salute San Raffaele (201°-250°).

L’Alma Mater migliora i suoi punteggi in quattro dei cinque ambiti che compongono il ranking. Importanti i miglioramenti della performance negli indicatori relativi all’ecosistema della ricerca (+7%), e internazionalizzazione (+5%). L’Alma Mater registra inoltre il punteggio più alto possibile (100 su 100) nell’indicatore che valuta la qualità dei corsi di dottorato.

Risultati che per il primo anno vedono l’Università di Bologna nella top 150 del ranking. Considerando che nel mondo esistono circa 26 mila università, l’Alma Mater consolida la sua appartenenza all’1% dei migliori atenei a livello globale.

“L’Alma Mater Studiorum continua a perseguire, in tutte le sue attività, il duplice obiettivo di crescere in qualità senza mai rinunciare alla nostra funzione sociale e alla nostra natura di grande Ateneo pubblico, aperto e inclusivo”, commenta il Rettore Giovanni Molari. “È grazie all’impegno costante di tante colleghe e colleghi, grazie alle loro capacità formative, scientifiche o professionali, che possiamo competere senza timore alcuno con Atenei che hanno un decimo dei nostri studenti e dieci volte i nostri finanziamenti. I primati nei ranking per noi significano soprattutto questo: dimostrare, con orgoglio, l’impegno della nostra comunità”.

 

















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