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Giornata contro la violenza sulle donne

Nel primo semestre 2024 ai pronto soccorso modenesi 201 accessi

Dai dati forniti dall’Osservatorio provinciale sulla violenza contro le donne emerge che nel primo semestre del 2024 gli accessi di donne che si sono rivolte al numero di emergenza 1522 sono 76, mentre nel 2023 i contatti di vittime sono stati complessivamente 129 e nel 2022 sono stati registrati 112 contatti.

Inoltre, nei primi sei mesi del 2024, gli accessi alla Rete dei Pronto Soccorso dell’Azienda USL di Modena di donne vittime di violenza di genere ammontano a 140.

Sempre con riferimento al primo semestre del 2024 si evidenziano 61 accessi di pazienti di sesso femminile nelle strutture di Pronto soccorso dell’AOU di Modena, dei quali 40 al Policlinico di Modena e 21 unità al Nuovo ospedale S. Agostino Estense di Baggiovara.

Si evidenzia quindi un numero complessivo di accessi al Sistema dei Pronto Soccorso modenesi per violenza di genere quantificabile in 201 casi nel primo semestre del 2024 (nel triennio 2021-2023 il numero di accessi al Sistema dei Pronto Soccorso modenesi per violenza di genere è stato in media di circa 400 casi annuali).

Su base provinciale, circa il 34 per cento degli accessi riguarda donne con meno di 35 anni di età. Gli accessi relativi a donne con cittadinanza non italiana ammontano complessivamente al 56 per cento del totale.

Nel 2023 hanno avuto accesso ai PS Ausl 253 donne; mentre i dati afferenti alle due macrostrutture (nuovo ospedale S. Agostino Estense di Baggiovara e Policlinico di Modena) evidenziano 143 accessi di donne per violenza di genere nel 2023.

I Servizi del Comune di Modena registrano 383 accessi di donne per violenza di genere nei primi sei mesi del 2024 (erano 479 nell’annualità 2022, e 524 nel 2023), l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico evidenzia 54 unità nel periodo gennaio-giugno 2024 (146 accessi nel 2022 e 130 accessi nel 2023), mentre gli sportelli Sociali dell’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord rilevano 28 accessi nel primo semestre 2024 (70 accessi nel 2022 e 49 nel 2023). L’Unione Terre di Castelli evidenzia due accessi nel primo semestre 2024 di donne agli Sportelli sociali per violenza di genere (quattro accessi nel 2022 e nove accessi nell’anno 2023), mentre negli Sportelli sociali dell’Unione del Sorbara si sono registrati tre accessi nel primo semestre 2024 (15 accessi nel 2023).

L’Unione Terre di d’Argine evidenzia 119 accessi di donne agli Sportelli sociali per violenza di genere nell’annualità 2022 e 80 accessi nel periodo gennaio-giugno 2023 (dei quali 28 relativi a donne con cittadinanza straniera).

A Carpi sono 97 gli accessi avvenuti durante il primo semestre del 2024 al Centro Vivere Donna (durante l’annualità 2023 erano stati registrati 130 gli accessi). Il centro, in merito a questi dati, sottolinea che «il numeri di donne che si rivolge a noi è in continuo aumento, e questo vuol dire che la rete dà informazione alle donne dove possono chiedere aiuto e tuttavia si tratta di un fenomeno che è ancora lontano da vedere la parola fine. Questi numeri hanno nomi e cognomi, sono storie di sofferenza, sono tante Giulie che per fortuna non trovano la parola fine sulle testate dei giornali, ma ricordiamoci che avere il coraggio di chiedere aiuto vuol dire tante volte intraprendere un percorso fatto di ostacoli, di giudizi, di difficoltà e spesso non si viene capite ma sapere di non essere sole in questo percorso è fondamentale».

All’Associazione Casa delle Donne contro la violenza ODV, che gestisce dal 1991 il Centro Antiviolenza di Modena e dal 2016 gestisce il Centro Antiviolenza di Vignola e lo Sportello Antiviolenza di Pavullo nel Frignano e gli Sportelli Antiviolenza di Castelfranco Emilia e di Nonantola, nel primo semestre del 2024 si registrano complessivamente (per entrambi i centri), 332 accessi dei quali 207 afferenti a donne che si sono rivolte per la prima volta al Centro.

L’associazione commentando i dati, sottolinea che «nel 2024, vi è un aumento considerevole (+31,5 per cento) delle donne che continuano il percorso dall’anno precedente. Questo dato può essere interpretato come dovuto all’aumento della durata dei percorsi di uscita dalla violenza a causa della loro maggiore complessità, come ad esempio, allungamento dei tempi delle cause sia civili che penali, maggiore difficoltà a rendersi completamente autonome da parte delle donne, sia dal punto di vista strettamente economico che professionale che abitativo».

Infine il Centro LDV – Liberiamoci dalla Violenza, attivato dall’Azienda USL di Modena per l’accompagnamento al cambiamento di uomini autori di violenza, ha registrato che al 30 giugno 2024 gli uomini inseriti in un percorso di trattamento presso il Centro erano 57. Nei primi 6 mesi del 2024 sono avvenute 25 nuove prese in carico, mentre dalla sua attivazione nel 2011 hanno concluso il percorso per 214 uomini. Il numero dei contatti ricevuti dal Centro LDV, dal 2011 al 30 giugno 2024, ammonta a 1.780 unità. Si tratta prevalentemente di uomini (per avere informazioni e richiedere un appuntamento), di donne (per avere informazioni per possibili invii dei compagni/mariti) e di operatori dei servizi per eventuali invii.

Sul sito della Provincia di Modena, al portale Sistema informativo sulla Violenza di Genere, è possibile consultare il report completo, all’indirizzo: https://www.provincia.modena.it/pubblicazione/report-del-25-novembre-2024-unanalisi-della-violenza-di-genere-nel-contesto-nazionale-e-provinciale/

 

“NULLA PUÒ GIUSTIFICARE LA VIOLENZA SULLE DONNE”

«Ancora una volta , in prossimità della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sale la conta del tragico bilancio delle vittime di femminicidi, che inesorabilmente ogni anno ci mette di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale che non possiamo più tollerare».

E’ il commento di Fabio Braglia, presidente della Provincia di Modena, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra mercoledì 25 novembre.

«Nonostante il tanto lavoro che le Istituzioni stanno portando avanti per arginare il fenomeno e favorire una inversione di tendenza – aggiunge Braglia  –  si continuano a verificare casi con frequenza sempre maggiore e con crescente crudeltà. Come Provincia di Modena crediamo fermamente che sia fondamentale un’azione costante di formazione, informazione ed educazione, per innescare nella nostra comunità atteggiamenti e comportamenti virtuosi e promuovere modelli culturali positivi. Per queste ragioni – prosegue Braglia – durante tutto l’anno la Provincia organizza momenti di confronto e approfondimento rivolti ai propri dipendenti e non solo, come ad esempio corsi sul linguaggio di genere o, più recentemente, l’adesione al progetto europeo Hey Peolple per contrastare gli stereotipi di genere tra gli adolescenti. Nulla può giustificare una violenza, né verbale né fisica ai danni di una donna, mai

Per questo i nostri territori – conclude Braglia – continueranno a lavorare per proteggere le donne, per dare loro un futuro, per restituire autonomia, speranza e libertà».

 

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI NELLA PROVINCIA DI MODENA

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre, sono diversi gli eventi che vedono la partecipazione di Azienda USL di Modena, Provincia di Modena, associazioni di volontariato ed enti locali, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

Il programma è consultabile sul sito web di Ausl nella pagina https://www.ausl.mo.it/promozione-della-salute/violenza-di-genere/.

Tra gli eventi a Modena si segnala che il 25 novembre la Provincia di Modena ha in programma un momento di riflessione e condivisione alle ore 9,15 alla panchina rossa difronte la sede della Provincia in viale Martiri 34, con la presenza della autorità locali a cui seguirà alle ore 10,00 nella sala consigliare del Palazzo della Provincia, un incontro di confronto e sensibilizzazione con la presenza delle referenti dei centri anti violenza di Modena e Carpi (terre d’Argine) per riflettere sul fenomeno della violenza di genere nelle sue molteplici forme, condividendo alcune delle esperienze vissute nei loro centri.

Sempre il 25 novembre, l’Università di Modena e Reggio Emilia organizza il convegno ‘Quel giorno che…’ con la presenza, tra gli altri, della Direttrice generale di Ausl Modena.

Tra gli eventi in provincia si segnala l’appuntamento a Vignola il 25 novembre alle 14.30 davanti all’ospedale: gli operatori del Pronto soccorso e del Consultorio familiare leggeranno brani di libri e a seguire si terrà una camminata; tanti gli eventi anche nel Distretto di Sassuolo, tra cui l’installazione della sedia rossa e un pannello con i dati sui femminicidi in piazza Garibaldi dal 22 al 25 novembre; a Carpi il 23 novembre si terrà la camminata di sensibilizzazione tra le panchine rosse della città con partenza alle 9 dalla Casa della comunità in piazzale Allende.

Il 25 novembre alle ore 15 all’ospedale di Mirandola, padiglione Scarlini, si terrà un incontro con operatori e associazioni di volontariato per ricordare le vittime di violenza con la scuola di musica Fondazione Andreoli che suonerà brani musicali.

Nel Distretto di Pavullo si segnala il coinvolgimento delle scuole medie nell’organizzazione di vari eventi e la partecipazione diretta dei ragazzi della scuola media di Sestola e Fanano alla camminata che si terrà tra i due comuni il 25 novembre alle 15.

Nel Distretto di Castelfranco si segnalano tre camminate di sensibilizzazione organizzate il 24 novembre a Nonantola alle 10 (partenza dalla Torre dei modenesi), a Manzolino ore 9.30 (ritrovo davanti al bar di Arci), a Ravarino alle 9 davanti alla panchina rossa in via Roma. Infine, il Comitato unico di garanzia (Cug) dell’Ausl lancia sul sito web aziendale e attraverso i canali social un video con alcuni professionisti sanitari aziendali che intervengono contro la violenza sulle donne.

















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