Torna anche quest’anno, dal 25 novembre al 10 dicembre, il Festival La Violenza Illustrata, giunto alla XIX edizione. Mostre, dibattiti, presentazioni, spettacoli teatrali e tanto altro, decine di eventi a costruire una rassegna culturale all’insegna dell’uguaglianza di genere e del contrasto alla violenza sulle donne.
Il Festival, organizzato dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, aderisce alla campagna ONU “Sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere”, lanciata per la prima volta nel 1991 dall’Istituto per la Leadership Mondiale delle donne e in seguito adottata da UNWomen.
Ma se i sedici giorni di attivismo costituiscono il cuore del Festival, che si aprirà ufficialmente il 25 novembre e proseguirà fino al 10 dicembre, le iniziative ad esso collegate continuano ad espandersi nel tempo e nello spazio. Il programma di quest’anno, infatti, ha già visto alcuni incontri di avvicinamento in vista dell’inaugurazione ufficiale e svariati eventi fuori città.
L’edizione di quest’anno si propone di celebrare e raccontare il lavoro dei Centri Antiviolenza che da trent’anni ascoltano, accolgono e sostengono le donne che subiscono violenza, permettendo loro di riconquistare autodeterminazione e autonomia per ricostruire il proprio progetto di vita partendo dai loro desideri e dalle loro scelte.
“Dal 1991 al 31 ottobre 2024 – racconta Susanna Zaccaria, presidente della Casa delle donne – sono 16076 le donne che si sono rivolte a noi perché subivano violenza. Tantissime altre donne sono state accolte dai centri antiviolenza del Coordinamento dell’Emilia-Romagna e della rete D.i.Re. Sono numeri che ci raccontano la forza delle donne che continuano a lottare contro la violenza, quelle che si rivolgono a noi e quelle che lavorano nei Centri Antiviolenza. Di fronte agli attacchi di governo e ai tentativi di invisibilizzare, disconoscere o strumentalizzare la violenza contro le donne, con questa edizione del Festival vogliamo celebrare questa forza e il lavoro quotidiano dei CAV”.
La XIX edizione del Festival rivendica il sapere, l’esperienza e il radicamento sul territorio e nel femminismo dei Centri Antiviolenza. Le radici sono il simbolo della nostra resistenza al tentativo di estirpare le pratiche femministe dei CAV e neutralizzare la specificità del nostro lavoro e della violenza. Sono queste radici che, in un presente così precario, ci permettono di immaginare un futuro solido e di abitarlo.
L’illustrazione di quest’anno è stata realizzata dallo studio di comunicazione Kitchen e rappresenta una casa rosa e leggera che affonda radici forti e profonde nel terreno che la circonda, capaci di spezzare le cesoie che provano ad estirparle.
Il Festival non sarebbe possibile senza la partecipazione di oltre 50 associazioni e Enti del territorio, tra cui associazioni di donne, associazioni culturali, scuole, Università, Comuni, Ausl, Biblioteche, Librerie e molti altri. In particolare, questa edizione del Festival è resa possibile grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e alla fruttuosa collaborazione con il Comune di Bologna, in particolare nelle figure di Emily Clancy e Roberta Li Calzi Questa straordinaria mobilitazione rappresenta un’aumentata sensibilità al tema della violenza maschile contro le donne e l’impegno civile di tante e diversificate realtà.
Il programma in aggiornamento è consultabile sul sito https://festivallaviolenzaillustrata.it/.