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Val d’Enza: perseguita la ex dopo la fine della relazione. Denuncia e divieto di avvicinamento

Non ha accettato la fine della relazione con la sua ex fidanzata e da quel momento, nel marzo scorso, ha iniziato a manifestare un atteggiamento ossessivo e assillante nei confronti della stessa, assumendo condotte persecutorie e interferendo nella sua vita, tanto da provocarle un continuo stato di ansia e stress. Condotte persecutorie quelle compiute da un 24enne abitante in un comune della Val d’Enza, a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Gattatico lo hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia per il reato di atti persecutori.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Gattatico ha richiesto e ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati, mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con lei, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Gattatico che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo dal mese di marzo scorso, quando la vittima decideva di interrompere definitivamente la relazione, aveva iniziato a tempestarla di chiamate sul telefono cellulare, di messaggi tramite whatsapp e i social network e via email. La condotta assillante e ossessiva del ragazzo, ha portato la vittima a bloccarlo su qualsiasi piattaforma. Nell’impossibilità di mettersi in contatto, l’uomo le faceva recapitare due lettere via posta ordinaria e una terza lettera sul parabrezza dell’autovettura della donna, dove chiedeva insistentemente di parlare con lei. Inoltre la avvicinava all’interno di un supermercato e si presentava spesso sotto casa della vittima. Nonostante due lettere di diffida dell’Avvocato, l’uomo persisteva nella sua condotta, continuando ad inviarle email, persistendo nelle chiamate e nell’invio di messaggi, anche sui social avvalendosi di numerosi profili Instagram falsi e a lui chiaramente riconducibili, insistendo nella richiesta di poter aver un ultimo incontro. Gravi condotte persecutorie quelle denunciate dalla donna, che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Gattatico hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

 

















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