Questa sera alle 21 in Sala Biasin, via Rocca 22, si tiene un altro degli incontri di informazione e prevenzione della zanzara tigre, a cura dell’Ufficio ambiente del Comune di Sassuolo, in collaborazione con le Ggev, Guardie ecologiche volontari. L’affluenza considerevole del primo appuntamento evidenzia l’importanza e l’allarme che questo argomento suscita nei cittadini e suggerisce di fornire nuove informazioni sia sulle date e sulla struttura degli incontri che sull’insetto.
L’incontro di oggi, come gli altri in programma, sarà strutturato con una introduzione e poi la proiezione di diapositive e video che evidenzieranno le caratteristiche della zanzara tigre, i rischi e i comportamenti preventivi da adottare. Molte delle informazioni sono tuttora poco conosciute dai cittadini.
Nell’agosto del 2007 in Emilia Romagna sono stati notificati i primi casi di trasmissione del virus della Chikungunya da parte della Zanzara Tigre. I sintomi della malattia sono febbre acuta, cefalea, nausea, vomito e dolori articolari acuti. In alcuni casi, si possono avere anche eruzioni cutanee pruriginose.
La Zanzara Tigre è nota anche e soprattutto per il fastidio acuto provocato dalle sue punture che procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, spesso anche dolorosi. Nelle persone particolarmente sensibili, un elevato numero di punture può dare luogo a risposte allergiche che richiedono attenzione medica.
Uno dei danni maggiori associati a questa zanzara, dunque, è il suo impatto sulle abitudini di vita della popolazione.
Il picco di attività della Zanzara Tigre si osserva in piena estate ed è concentrato nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto.
La massima densità numerica della popolazione adulta di Zanzara Tigre si osserva generalmente tra metà agosto e metà settembre, ma la sua presenza si inizia ad avvertire da aprile e arriva fin quasi a novembre.
Studi recenti svolti in Emilia-Romagna dimostrano che l’insetto è capace di effettuare spostamenti anche di centinaia di metri, avvicinandosi al chilometro. A volte, grazie all’azione del vento, la Zanzara Tigre può andare anche più lontano, anche se non riesce mai a volare oltre un chilometro dal luogo di origine. Grazie al trasporto passivo offerto da macchine e camion, gli adulti possono diffondersi anche a distanze ben superiori al chilometro e colonizzare aree molto lontane da quella di origine.
Generalmente la Zanzara Tigre ha dimensioni comprese tra i 4 e i 10 millimetri simili alla zanzara comune nostrana. Il suo corpo è nero con bande trasversali bianche sulle zampe e sull’addome, inoltre ha una striscia bianca le solca il dorso e il capo.
Molte altre informazioni verranno fornite questa sera e negli altri incontri in programma, tutti alle 21: venerdì 7 marzo al Parco Amico Braida; martedì 11 marzo alla parrocchia di Madonna di Sotto, via Frati 2; mercoledì 12 marzo al Circolo di quartiere di San Michele, via Bondi; lunedì 17 marzo al Circolo Alete Pagliani, via Monchio 27.
Per informazioni sulla zanzara tigre e sugli incontri Ggev Sassuolo 348/1520166 (e-mail); Urp 0536/1844801.
Ai partecipanti agli incontri di sensibilizzazione verranno regalati una confezione di larvicida e una lampadina a basso consumo.