La Città di Castel Maggiore si avvicina al centenario dell’8 marzo in modo non retorico, ma facendo il punto sulle pratiche concrete in direzione dell’attuazione di reali pari opportunità in ambito comunale. Il Sindaco Monesi interviene insieme alle rappresentanti di Parigi e Vienna al
convegno internazionale sulla Carta europea per l’uguaglianza e la parità, mentre a Castel Maggiore si annunciano sei diverse iniziative.
L’occasione per fare il punto è venuta dal convegno internazionale sull’Attuazione della Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle
donne e degli uomini nella vita locale tenutosi a Pisa il 20 e 21 febbraio scorsi su iniziativa del Consiglio Consiglio dei Comuni e delle Regioni
d’Europa, cui hanno partecipato oltre 400 esponenti delle ammnistrazioni locali europee.
In quella sede il Comune di Castel Maggiore è stato invitato in un’apposita sessione di lavoro, insieme alle città di Parigi, Vienna e Vantaa
(Finlandia) ad esporre le linee del “Piano d’azione per le Pari Opportunità” varato, tra i primi in Italia, nel novembre 2006. L’intervento
del Sindaco (che cura in prima persona il progetto Pari Opportunità) ha riscosso forte interesse, per la concretezza e la trasversalità dei temi
trattati.
Monesi ha infatti illustrato la gamma di iniziative che fanno della Città di Castel Maggiore un esempio a livello europeo: dalla quota di presenza
delle donne nelle istituzioni, molto superiore alle medie dei Comuni italiani (40% in Consiglio Comunale, 50% in Giunta, 66% nell’apparato
amministrativo con una prevalenza anche ai vertici di esso) con l’adozione di modifiche regolamentari che premiano i gruppi consiliari a maggiore presenza femminile, all’intervento sul regolamento dei contratti che riconosce maggiore punteggio alle aziende che adottino provvedimenti per le pari opportunità sui luoghi di lavoro; dall’adozione di un provvedimento
come quello dei “Parcheggi Rosa” per le donne in gravidanza e che accompagnano bambini piccoli all’evidenza data al contributo delle donne
nel campo dell’arte e della cultura.
Importantissima poi è la qualità dei servizi erogati dal Comune: la quantità e la qualità dei posti disponibili negli asili nido (passati da
111 a 121), i contributi alle famiglie che hanno i bambini nei nidi privati, la presenza di una struttura come “Tempo di coccole”, un centro
giochi per i bambini da 1 mese a 6 anni, l’attivazione dei servizi integrativi per la scuola dell’infanzia, elementare e media, l’attivazione
dei servizi estivi sono di fondamentale importanza per le donne, anche perché la cura dei figli ricade in larga misura sulle donne.
L’inserimento dei bambini in strutture educative adeguate comporta un evidente vantaggio
sociale e organizzativo. Secondo i dati, le persone immediatamente disponibili al lavoro sono donne: questa situazione può facilmente diventare di lungo periodo o cronica dove i servizi per l’infanzia sono assenti oppure scarsi.
Analogamente, l’ampia offerta di servizi per gli
anziani contribuisce indirettamente ad alleggerire il lavoro di cura familiare delle donne, permettendo loro una maggiore autonomia nelle
scelte di vita e di lavoro.
Ma si è proceduto anche nel campo dei servizi di consulenza e di aiuto: dallo Sportello Donna per la consulenza familiare allo sportello Donne al
Centro per le straniere, senza dimenticare che Castel Maggiore ha svolto un ruolo importante per far sì che tutti i Comuni della Provincia
sottoscrivessero la convenzione con la Casa delle Donne per non subire violenza.
Un’azione a tutto campo, in definitiva, che comprende anche la sensibilizzazione e il tenace lavoro per far vivere l’idea di pari
opporutnità in tutti gli ambiti della vita cittadina.
Dunque, un centenario dell’8 marzo che Castel Maggiore affronta con un ricco carnet di iniziative che non colmano un vuoto di idee o di politiche,
ma che rendono emblematico l’impegno dell’amministrazione comunale:
si inizia con un’importante confronto giovedì 28 febbraio: “Storia e presente del movimento delle donne”, con la partecipazione di Anna Maria
Tagliavini (Biblioteca Italiana delle Donne), Antonella Raspadori (Camera del lavoro di Bologna) e del Sindaco Marco Monesi.
Sabato 1 marzo verrà inaugurata la mostra della scultrice Alessandra Stivani, mentre l’8 marzo va ricordato, tra le altre iniziative, il dibattito “In difesa dei diritti delle donne”, promosso dallo SPI CGIL con la partecipazione di Neda Sutti (CGIL), Simonetta Chiarini (Associazione Rose Rosse), Silvio Belletti (SPI) e Marco Monesi.
Il 5 marzo verrà presentata la bibliografia “Doris e le altre” curata dalla Biblioteca Comunale e dedicata alle scrittrici che hanno vinto il Nobel per la letteratura, dando così continuità all’esperienza intrapresa l’anno scorso con la bibliografia “Voci di scrittrici migranti”.
Segnaliamo anche la minirassegna cinematografica “Donne, latitudini e culture” che attraverso tre film di produzione europea, afghana e cinese ci presenta approcci alla condizione della donna in mondi differenti.
Il programma completo delle iniziative è disponibile sul sito internet del Comune.