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Falcone (Cisl): Dov’è il Mister prezzi di Modena?

Convocare la Cesp (Conferenza economica e sociale provinciale) per concertare una politica dei redditi e dei prezzi e definire un paniere sociale che registri la spesa reale delle famiglie modenesi. Lo chiede il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone intervenendo sul tema del carovita. «In questi giorni tutti parlano dell’aumento dei prezzi, ma nessuno decide.

Sembra una recita a soggetto – afferma Falcone – Bisogna passare dal dire al fare, fare presto e bene per aiutare le famiglie dei lavoratori e pensionati ad avere più reddito disponibile. Per questo sollecitiamo una riunione urgente della Cesp con all’ordine del giorno le misure a tutela del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni».

Falcone aggiunge che è necessario fare sistema e, anziché giustificare l’aumento dei prezzi applicati da artigiani e commercianti, assumersi le proprie responsabilità per frenare la corsa del carovita.

«Dov’è il mister prezzi di Modena? – si domanda il segretario della Cisl – Vari istituti, dall’Istat (+ 4,8 per cento per i beni acquistati con maggior frequenza) all’Eurispes (inflazione reale all’8 per cento), confermano che il costo della vita è aumentato, mentre lavoratori e pensionati hanno perso negli ultimi anni il 35 per cento del potere d’acquisto. Modena è in linea con questi numeri, eppure le istituzioni non reagiscono con la dovuta energia e rapidità».

Falcone auspica che il tema dei prezzi e salari sia affrontato seriamente in campagna elettorale e ricorda che nel frattempo il sindacato sta lavorando per riformare la contrattazione.

«Il nostro obiettivo è dare maggiori certezze ai lavoratori. L’accordo del 23 luglio 2007 tra Cgil-Cisl-Uil e governo prevede il tavolo nazionale per adeguare le pensioni al costo della vita. È un primo passo – spiega Falcone – Per questo invitiamo i cittadini a sostenere la nostra piattaforma su tasse, salari e pensioni firmando presso le sedi sindacali e i punti di raccolta allestiti nei mercati e luoghi di lavoro. Sono già oltre 5 mila le firme raccolte, a dimostrazione – conclude il segretario della Cisl – che lavoratori e pensionati sono con noi in questa battaglia per un Paese più equo».

















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