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Fim, Fiom e Uilm di Bologna circa la mobilitazione per il rinnovo del CCNL Federmeccanica

immagine di repertorio

“Venerdì 13 dicembre 2024, si è conclusa la prima settimana di mobilitazione promossa da Fim Fiom Uilm di Bologna nell’ambito della dichiarazione di 8 ore di sciopero a livello nazionale per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal.

Nella scorsa settimana sul territorio bolognese abbiamo svolto 25 presidi con scioperi articolati davanti ai luoghi di lavoro e nelle zone industriali. Le Lavoratrici ed i Lavoratori hanno risposto in modo positivo con un’ampia partecipazione allo sciopero e ai presidi, che sono stati anche un importante momento di confronto in cui abbiamo rimarcato le ragioni dello sciopero e la necessità di continuare la mobilitazione per contrastare l’indisponibilità di Federmeccanica a giungere ad un giusto rinnovo contrattuale.

Rinnovo che deve trovare un’elaborazione e una mediazione sui contenuti della Piattaforma votata con un larghissimo consenso dalle Lavoratrici e dai Lavoratori; voto su cui le Organizzazioni sindacali di categoria hanno ricevuto il mandato ad aprire la trattativa.          Un Rinnovo che dovrà necessariamente contenere un aumento salariale in grado di far recuperate il potere d’acquisto eroso dall’inflazione accumulata negli ultimi anni e, soprautto, di redistribuire la ricchezza prodotta da tutto il comparto metalmeccanico nazionale nel periodo 2019-2022.
Nel precedente quadriennio c’è stata, infatti, una forte crescita degli utili delle imprese metalmeccaniche che, certamente, non è stata redistribuita a sufficienza.

Per noi è questo il momento di riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori quella mancata redistribuzione ed è il momento di investire con il contratto nazionale su chi quella ricchezza l’ha realmente prodotta con le proprie professionalità, impegno e sacrificio.
Investire sul lavoro – e con questi scioperi lo stiamo rivendicando chiaramente – per noi significa anche individuare soluzioni per limitare l’utilizzo di forme di precariato nel settore, regolare le filiere di appalto dando garanzia occupazionale nel caso di cambio di appalto e avviare una convinta sperimentazione per la riduzione dell’orario di lavoro. Servono, inoltre, investimenti maggiori sulla formazione e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
La contro-piattaforma di Federmeccanica palesa la volontà di rompere le trattative e quindi l’indisponibilità a giungere ad un rinnovo contrattuale, in una fase dove il lavoro non è pagato per la reale ricchezza che determina: per questo motivo serve un’importante aumento salariale che possa restituire dignità economica al lavoro.

La scelta di Federmeccanica ed Assistal di non voler modificare la normativa contrattuale sugli appalti e il precariato, la mancata volontà di voler trovare soluzioni condivise sulle grandi sfide del nostro tempo a partire dalla riduzione dell’orario e arrivando alla parità di genere – iniziando proprio dai bassi livelli occupazionali femminili nel settore e dai temi di gender pay-gap – significa che per la classe imprenditoriale del paese non c’è la volontà di dare dignità a chi lavora per vivere.
In questo contesto, mentre si consumava la rottura del tavolo di trattativa sul nostro rinnovo, Confindustria firmava il rinnovo del contratto dei Dirigenti di Azienda stabilendo un aumento sui minimi retributivi dei dirigenti pari al 13%.
La richiesta di aumento salariale di 280 € contenuta nella piattaforma di Fim Fiom Uilm è esattamente pari al 13% di aumento: è chiara la volontà di Confindustria e di Federmeccanica di continuare a spostare la ricchezza prodotta verso l’alto, concentrandola nella mani di pochi senza redistribuirla a chi, in realtà, quella ricchezza la crea.

Questa settimana, oltre ad altri 2 presidi previsti nel territorio, continueranno gli scioperi articolati nelle Aziende Metalmeccaniche in cui Fim-Fiom-Uilm hanno eletto una propria rappresentanza (RSU).
Per le aziende in cui non è eletta una RSU sono previste invece a livello provinciale 2 ore di sciopero a fine orario di lavoro nelle giornate del 18 di Dicembre e del 8 Gennaio 2025.
Le restanti ore del pacchetto di 8 di sciopero saranno articolate dalle RSU e/o a livello provinciale a partire dal 9 Gennaio per concludersi il 15 Gennaio.
Il 2025 inizierà come abbiamo concluso il 2024, con una grande e articolata mobilitazione per riconquistare il nostro Contratto Nazionale: le metalmeccaniche e i metalmeccanici vogliono la riapertura di un tavolo di confronto e un giusto rinnovo!”

(Fim Fiom Uilm di Bologna)

Gli ultimi due presidi, previsti per questa settimana, si svolgeranno il:

  • 19/12 presso la sede centrale di Ima Spa, in via Emilia, 428 a Ozzano dell’Emilia dalle 13 alle 16
  • 20/12 davanti ai cancelli di Automobili Lamborghini Spa, in via Modena, 12 a Sant’Agata Bolognese dalle 9.30 alle 11.30
















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