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Gennaro Ferrara interviene sul contratto sanità silurato da Cgil, Uil e Nursing Up

Care Cgil e Uil, non resteremo zitti e buoni ad accettare il massacro degli stipendi degli 8.201 professionisti che lavorano nella sanità modenese, deciso da chi preferisce fare campagna elettorale anziché proteggere chi ci salva la pelle e la salute tutti i giorni”. Così Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, torna a prendere posizione sul nuovo contratto per il personale del comparto sanità, affondato da Cgil, Uil e Nursing Up.

Contro le bugie serve un fact checking, perché stiamo parlando del miglior contratto degli ultimi 15 anni – afferma il sindacalista –. Lo dice l’arbitro indipendente dall’Aran e lo dicono informalmente i manager Ausl, ma capisco che Cgil e Uil ora debbano fare free climbing sugli specchi. Basta parlare con gli iscritti dentro agli ospedali modenesi”.

 

TRE BUGIE DA SMONTARE

“La prima bugia è la più grossa: ci sono pochi soldi, dicono Cgil e Uil. Eppure in nessun contratto, nemmeno nel privato, ci sono stati aumenti di 516 euro al mese. Questi sono i soldi che avrebbe guadagnato, ad esempio, un infermiere di pronto soccorso a regime nel 2026. Infermiere che già quest’anno sarebbe arrivato a 305,55 euro in più – accusa Ferrara –. Bene: col nuovo contratto la nostra Oss avrebbe ottenuto subito questo mese  163,51 euro di aumento. Altro che la storia triste dei 50 euro narrata da Cgil e Uil”.

Ferrara mette nel mirino la “seconda bugia”, quella degli aumenti che non tengono il passo con l’inflazione, cioè il caro vita. “Cgil e Uil sanno ma non dicono che gli aumenti contrattuali non hanno mai seguito l’inflazione e Cgil per prima ha firmato contratti nel privato con aumenti ben più contenuti di quelli che volevamo in sanità. Terza bugia: la pretesa di essere duri e puri. Nel 2018 Cgil diede l’ok ad un rinnovo da 80 euro (meno della metà di quello che hanno bocciato oggi), accordato dopo 9 lunghi anni di blocco e dopo uno sciopero promosso da Cisl a cui Cgil non voleva aderire perché c’era un Governo amico”.

 

DUE DANNI ENORMI

Tre “bugie” che secondo Ferrara si sposano con “due danni enormi”. Nel contratto silurato c’erano la difesa legale gratuita del personale pestato e aggredito, il via libera alle aziende sanitarie per costituirsi parte civile e una migliore assistenza psicologica. “Proposte nate qui a Modena grazie alla Cisl ed entrate nel tavolo nazionale. E’ tutto saltato. E per i sanitari vittime di violenza, fateci caso, Cgil e Uil non spendono una parola”.
Infine, Ferrara ricorda che lo stop al contratto ha cancellato  il fondo da 1 milione e 150mila euro destinato a pagare meglio, ad esempio, produttività, indennità professionali e nuovo welfare.

Cosa accadrà adesso, lo ha detto il Ministro Zangrillo al Sole 24 Ore: il governo sta pensando di agire per decreto, mettendo in busta paga una parte degli aumenti che erano previsti, ponendo in stand by la contrattazione sindacale.
Tutto questo per fare un nuovo sciopero generale, chiedendo ai lavoratori cui sono stati negati gli aumenti di pagare di tasca loro la campagna elettorale permanente a favore della Cgil. Un disastro, che spiegheremo ai professionisti e che ora va riparato con buon senso”, chiosa Ferrara.

 

 

















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