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Contrasto al cybercrime: Polizia di Stato di Bologna ed Europol smantellano due piattaforme illegali

La Polizia di Stato di Bologna ha eseguito nella giornata del 29 gennaio una perquisizione nel territorio della Regione Emilia-Romagna – nell’ambito di un’operazione coordinata da Europol e che ha visto la partecipazione delle Forze dell’ordine di otto Paesi – che ha portato allo smantellamento di due delle più grandi piattaforme di cybercrime al mondo, denominate “Cracked” e “Nulled”.

Queste ultime, che contavano complessivamente oltre 10 milioni di utenti, rappresentavano una porta d’ingresso nel mondo della criminalità informatica, con un profitto stimato di oltre 1 milione di euro. I due forum “Cracked” e “Nulled”, raggiungibili facilmente dagli utenti del web, erano coinvolti nella vendita di strumenti software malevoli quali ransomware, virus, codici di accesso a piattaforme di streaming, informazioni confidenziali appartenenti a numerose aziende violate, accessi a conti bancari, etc. I market erano strutturati come una complessa ragnatela informatica che rendeva quasi impossibile l’individuazione ed il tracciamento dei loro server, dislocati tra l’Australia e gli Stati Uniti.

Le attività illecite avvenivano anche tramite la compiacenza di società di intermediazione finanziaria e dei loro amministratori che riciclavano in criptovalute gli importanti profitti illeciti.

L’attività di perquisizione ha permesso di analizzare le chat, la documentazione e i dispositivi elettronici ed ha permesso di ricostruire le relazioni tra i membri di un’organizzazione criminale che gestiva numerosi wallet sui quali confluivano i guadagni illeciti, dopo essere stati convertiti in criptovalute.

Gli investigatori hanno sequestrato più di 70 mila dollari in differenti criptovalute, oltre a numerosi dispositivi elettronici e, con la collaborazione del Dipartimento di Giustizia americano e dell’FBI, hanno inoltre reso irraggiungibili sul web i server della piattaforma italiana.

Le attività sono state condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia Romagna, sotto la direzione del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, e si sono focalizzate sulla posizione di un giovane italiano, residente in Emilia Romagna e poco più che ventenne. Gli accertamenti investigativi condotti dalla Polizia Postale di Bologna, e diretti dalla Procura di Bologna, hanno permesso di appurare che il giovane appartenesse ad una organizzazione criminale transnazionale composta da cittadini tedeschi, americani, pakistani, greci e spagnoli.

Il giovane hacker, fondatore di una piattaforma di intermediazione finanziaria, si è rivelato infatti attivamente coinvolto, assieme al socio tedesco, nel riciclaggio dei profitti illeciti derivanti dalle compravendite sulla piattaforma “Cracked”.

La vasta operazione ha permesso di effettuare nei diversi Paesi in cui sono stati eseguiti i provvedimenti: 2 arresti; 7 perquisizioni domiciliari; 17 server e oltre 50 dispositivi elettronici sequestrati; 300 mila euro in contanti e criptovalute sequestrati ; 12 domini internet sequestrati, oltre alle piattaforme Cracked e Nulled, al servizio di hosting denominato StarkRDP e alle società di intermediazione finanziaria coinvolte nel riciclaggio.

Alle indagini, oltre alla Polizia di Stato, hanno partecipato l’Australian Federal Police, l’Office Anti-cybercriminalité francese, la BKA tedesca, la Polizia Ellenica, la Polizia Rumena, la Guardia Civil e la Policía Nacional spagnola, il Dipartimento di Giustizia americano e l’ FBI.

 

















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