Sarà intitolato a Rita Levi Montalcini il nido-scuola d’infanzia comunale di via Verdi 24, sito nel complesso ex Gil. Lo ha stabilito la Giunta comunale, in accordo con la Commissione toponomastica, accogliendo la proposta dell’Istituzione nidi e scuole d’infanzia comunali e del Consiglio di gestione del nido scuola.
La richiesta di modifica del nome del nido/scuola Verdi (precedentemente denominato Giobi) è sorta a seguito del cambio di gestore del servizio, a seguito della procedura di rinnovo del soggetto gestore, avvenuto nel settembre 2021.
Le insegnanti, le famiglie e il Consiglio della scuola hanno quindi scelto di dedicare gli spazi di via Verdi alla scienziata e premio Nobel per la medicina quale esempio di dedizione nella ricerca a beneficio della comunità.
La scuola accoglie oggi 60 bambini tra i 3 e i 36 mesi e 27 tra i 3 e 5 anni di età.
L’intitolazione ufficiale della scuola avverrà nel mese di maggio.
“Con questa scelta – ha detto il vicesindaco con delega alla Toponomastica Lanfranco De Franco – vogliamo riconoscere e celebrare una delle menti più brillanti del nostro tempo, una donna che ha saputo imporsi in un campo scientifico dominato da figure maschili attraverso la sua competenza, il suo spirito di innovazione e il suo coraggio. Rita Levi Montalcini è un esempio di perseveranza e di lotta per l’emancipazione femminile, e la sua storia merita di essere raccontata in modo visibile e tangibile per le generazioni future. Questa intitolazione si inserisce all’interno di un progetto più ampio che promuove una toponomastica più inclusiva e al femminile, un tema che, come Amministrazione, stiamo perseguendo con determinazione, sulla scia della campagna promossa dall’Anci che invita tutti i Comuni italiani a rendere più evidenti le figure femminili che hanno segnato la storia del nostro Paese. Auspichiamo che questa intitolazione rappresenti non solo un omaggio alla grande scienziata, ma anche un segnale forte di incoraggiamento per le giovani appassionate di materie scientifiche nel proseguire il proprio percorso di studi e lavorativo in questi campi”.
“Poter annoverare Rita Levi Montalcini tra le personalità cui sono intitolati i nidi e le scuole di Reggio Emilia è motivo di grande orgoglio – dice l’assessora alle Politiche educative Marwa Mahmoud – Una figura ‘emblema’ della conoscenza, e allo stesso tempo un simbolo nell’impegno contro gli stereotipi di genere e per l’emancipazione delle donne, che coltivò i valori dello studio, della ricerca e dell’impegno: un bellissimo esempio per le giovani generazioni che frequenteranno la scuola. La scelta di intitolare l’istituto a questa grande scienziata acquista ancora più valore essendo il frutto di un lungo e partecipato percorso che ha coinvolto le insegnanti, le famiglie e il Consiglio scolastico, che rafforza il senso di appartenenza al nido-scuola restituendogli un’identità forte e ricca di valore e significato”.
Rita Levi Montalcini è stata una prestigiosa scienziata italiana, nata a Torino il 22 aprile 1909 e deceduta a Roma il 30 dicembre 2012 all’età di 103 anni. Figlia di una famiglia ebrea sefardita, si è dedicata allo studio del sistema nervoso e ha avuto una vita intensamente impegnata nella ricerca scientifica.
Nel 1936, si laureò in medicina e chirurgia a Torino, nonostante l’opposizione iniziale del padre. Nel 1938, fu costretta a lasciare il lavoro a causa delle leggi razziali fasciste e creò un laboratorio casalingo nella sua camera da letto per continuare le sue ricerche. Nel 1947, fu invitata negli Stati Uniti per proseguire i suoi studi sul sistema nervoso embrionale dei vertebrati. Rimase negli Stati Uniti per oltre 20 anni, dove fece la sua scoperta più importante: il fattore di crescita nervoso (NGF), una proteina che regola la crescita e la differenziazione delle cellule nervose. Questa scoperta le valse il Premio Nobel per la Medicina nel 1986.
Tornata in Italia, nel 2001 fu nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, un riconoscimento che lei stessa considerava di maggiore piacere rispetto al Premio Nobel. Continuò a essere attiva in Parlamento, sostenendo le condizioni dei giovani ricercatori e promuovendo l’educazione delle donne in Africa.
Nel 1992, insieme alla sorella gemella Paola, fondò la Fondazione Levi-Montalcini onlus per favorire l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove generazioni, con particolare attenzione alle studentesse africane.