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In Regione sono 24.583 le nuove imprese aperte nel 2024, a fronte di 23.832 cessazioni

Il risultato è un saldo positivo di +751 imprese, per un totale complessivo di 434.415 con sede in Emilia-Romagna

Continua la concentrazione delle imprese in agricoltura, silvicoltura e pesca (-1.117 imprese) e nell’industria (-437 imprese). Saldo positivo per le costruzioni (+871) ed il complesso dei servizi (+1570). Le imprese si strutturano sempre di più in società di capitali (+3.777) E’ quanto emerge dalle elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna dei dati Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese al 31 dicembre 2024 derivanti dal Registro delle imprese delle Camere di commercio.

Aperture e cessazioni di imprese nel 2024

In Emilia-Romagna nel 2024 sono state 24.583 le iscrizioni al Registro delle imprese, in aumento di +241 rispetto al 2023. E’ il valore più alto dal 2020.

Le cessazioni sono state 23.832, in aumento di +973 rispetto al 2023, valore che, seppur minore rispetto a prima della pandemia, fissa il nuovo massimo a partire dal 2020.

Il risultato è un valore complessivo di 434.415 imprese registrate in Emilia-Romagna al 31 dicembre 2024, in aumento di +751 imprese rispetto al 2023 (+0,17%).

Si tratta di un saldo che è il minore degli ultimi quattro anni. Rispetto alle altre regioni italiane è stato migliore in Lombardia (+1,12%), lievissimamente superiore in Veneto (+0,21%), Liguria (+0,21%) e Toscana (+0,19%), mentre è risultato negativo in Piemonte (-0,09%) e nelle Marche (-0,16%).

L’andamento per settore economico

Agricoltura

Ha registrato un saldo negativo -1.117 imprese (-2,1%) che si è riportato ai livelli del 2019. La variazione è stata determinata sia dall’agricoltura (-1.013, -2,1%), che dalla rapida diminuzione nella pesca e acquacultura (-4,4%).

Industria

Saldo negativo di -437 imprese industriali, (-0,95%).

Tra i sottosettori della manifattura cresce ampiamente solo quello della riparazione e manutenzione di macchine (+118). Segno lievemente positivo (+21) anche per la fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e apparecchiature).

Al contrario il principale contributo negativo è venuto ancora una volta dalle industrie della moda (-189 imprese, -3%), con una tendenza costante nel comparto delle confezioni (-129, -3%), nel tessile (-2%) ed ancora più rapido nella pelletteria (-4,6%).

Prosegue la concentrazione del fondamentale settore della fabbricazione di macchinari e apparecchiature nca (-120, -2,9%), ed anche nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazione e di orologi (-3,5%).

Costruzioni

Positivo il saldo a fine anno nelle costruzioni (+871, +1,2%), determinato dalle imprese che effettuano lavori di costruzione specializzati (+809 unità).

Servizi

Saldo positivo anche per il complesso dei servizi (+1.570, +0,6%) con un risultato che è frutto di andamenti decisamente contrastanti nei settori che ne fanno parte.

Rilevante il saldo negativo del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli (-1.043, -1,2%). L’andamento è stato determinato sia dal commercio al dettaglio (-666, -1,5%), che da quello all’ingrosso (-552, -1,6%). Cresce al contrario la base imprenditoriale del commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli con il saldo positivo più consistente registrato dal 2015 (+175, +1,5%).

Aumenta decisamente l’insieme degli altri servizi (+2.613, +1,5%), con una accelerazione delle imprese delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+577, +3%), collegata soprattutto alle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+388, +5,7%) ed alle imprese della pubblicità e ricerche di mercato (+92, +3,1%).

Cresce l’aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese (+440, +3,1%), determinato prevalentemente dall’aumento delle imprese delle attività dei servizi per edifici e paesaggio (+270, +4,4%), ovvero le imprese di pulizie e giardinaggio, e dalle attività di supporto per le funzioni d’ufficio e di altri servizi di supporto alle imprese (+131, +2,3%), che comprendono, tra l’altro, i call center, le agenzie di recupero crediti e la spedizione di materiale propagandistico.

Deciso aumento nei servizi di alloggio e ristorazione rispetto all’anno precedente (+399, +1,2%). determinato soprattutto dalla crescita più elevata dell’ultimo decennio dei servizi di alloggio (+277 unità, +5,1%), a cui si è aggiunto il ritorno in positivo del saldo nella ristorazione (+122, +0,4%).

In aumento anche le attività finanziarie e assicurative (+383, +3,8%) con un boom delle attività dei servizi finanziari escluse le assicurazioni (+281, +12,5%).

 

L’andamento per forma giuridica

Continua la crescita delle società di capitale (+3.777, +2,9%) a cui si contrappone la rapida riduzione delle società di persone (-2.041, -2,5%).

Si riduce anche il numero delle ditte individuali (-786, -0,4%), anche se si tratta della variazione negativa più contenuta dell’ultimo decennio.

Si concentrano le società costituite con altre forme prevalentemente date da cooperative e consorzi (-63, -0,5%).

 

Lo studio completo è disponibile su www.ucer.camcom.it

















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