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Il Tribunale del Riesame di Modena annulla il provvedimento di sequestro nei confronti della società di Maranello operante nel commercio di prodotti petroliferi

“Mi corre l’obbligo morale e professionale di rendere rende noto che il Tribunale del riesame di Modena, con ordinanza il cui dispositivo è stato depositato in data odierna, ha annullato il provvedimento con il quale era stato disposto il sequestro preventivo fino alla concorrenza di circa 14 milioni nei confronti di una società con sede a Maranello, operante nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi, e del proprio rappresentante legale (così si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Guardia di finanza di Modena inviato a tutti gli organi di stampa il 30 gennaio). Anche se i nomi non sono stati resi noti, i dati diffusi hanno consentito l’identificazione dell’autore della presunta maxievasione come riscontrato dalle comunicazioni ricevute da clienti, alcuni dei quali hanno sospeso gli ordini, e fornitori“. Così l’Avv. difensore Alessandro Sivelli.

“Ancora una volta prosegue l’Avv. Sivellinonostante la presunzione di innocenza sia stata anche disciplinata dal decreto legislativo 188/21, in attuazione di una Direttiva europea, l’Autorità giudiziaria ha voluto diffondere la notizia di un’indagine e di un provvedimento cautelare ben sapendo che la difesa aveva presentato motivato ricorso al Tribunale del riesame. È particolarmente grave che la notizia sia stata data dopo la celebrazione dell’udienza che si è tenuta il 28 gennaio prima di conoscere la decisione che è pervenuta solo in data odierna. Non si comprende infatti quali siano le ragioni di interesse pubblico nel diffondere un provvedimento che si era ben consapevoli che potesse essere annullato. Il danno alla reputazione del titolare e soprattutto il danno alla società è irrimediabile. Le notizie fomite sono anche in parte inesatte in quanto non è vero che quella società non abbia versato Iva per 14 milioni di euro e che il suo amministratore abbia ricavato un profitto di pari importo, così come non è vero che siano stati trovati documenti occultati.

Sarebbe stato opportuno e doveroso che prima di diffondere provvedimenti cautelari provvisori si attendesse almeno la conferma del provvedimento da parte del giudice al quale è stata proposta impugnazione ed avanti al quale è stato svolto per la prima volto il contradditorio con la difesa”.

Vi chiedo di dare al presente comunicato la stessa rilevanza che è stata data al comunicato trasmesso a tutti gli organi di stampa dalla Guardia di finanza, presumo su autorizzazione dei Magistrati della Procura europea che stanno svolgendo le indagini.

Valuteremo anche  conclude L’Avv. Alessandro Sivelli – se ci sono i presupposti previsti dal Legislatore per richiedere il
risarcimento per violazioni che ritengo siano quantomeno deontologicamente rilevanti” .

















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