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Demenze, oggi si può migliorare la qualità di vita e ridurre i ricoveri non necessari

Il progetto dell'Ausl modenese ‘Avia Pervia Nurse’ menzionato come eccellenza sanitaria a livello nazionale

Sono oltre 30 gli assistiti e le loro famiglie con demenza coinvolti nel progetto sperimentale ‘Avia Pervia Nurse e Occupational Therapist’ avviato dall’Unità Operativa Complessa di Geriatria Territoriale dell’Azienda USL di Modena, che nei giorni scorsi è stato tra i protagonisti di Milano City Vision 2025, evento organizzato dalla piattaforma italiana che promuove la trasformazione intelligente dei territori, supportando la digitalizzazione e la sostenibilità di città e borghi.

Il progetto dell’Ausl è stato menzionato come eccellenza sanitaria e buona pratica territoriale, a dimostrazione dell’impegno della Geriatria Territoriale nel migliorare i suoi servizi psicosociali domiciliari, contribuendo ad un modello di cura all’avanguardia e inclusivo.

A rappresentare l’azienda sanitaria modenese sono intervenuti Rita Minozzi, Coordinatrice delle Professioni sanitarie dell’Unità Operativa complessa di Geriatria Territoriale, Lucia Contrucci (infermiera Case Manager del Centro Disturbi Cognitivi di Modena) e Alessandro Ianzoni (terapista occupazione del Centro Disturbi Cognitivi di Modena).

Il programma sperimentale, avviato nel Distretto di Modena, ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze delle persone con demenza anche in fasi più avanzate e dei loro caregiver favorendo una migliore qualità di vita a domicilio e la prevenzione dei ricoveri non necessari. Il percorso, che si avvale del programma COPE (Care of Older People in their environments) testato dall’Università Drexel di Philadelphia e diffuso a livello internazionale, si concentra sul miglioramento della qualità della vita, la promozione dell’autonomia e il supporto ai caregiver, con un approccio multidisciplinare con la presenza di infermiere e terapista occupazionale.

Il terapista occupazionale lavora per migliorare le autonomie della persona con demenza (igiene, cura di sé, tempo libero) promuovendo l’utilizzo di attività e strategie personalizzate sulla base delle capacità residue della persona, in un processo di coinvolgimento attivo e continuo del caregiver. L’infermiere si concentra su educazione e rilevazione di fattori precipitanti della (dolore, arrossamenti cutanei, problemi nell’erogazione del piano terapeutico, svolgendo intermediazione coi servizi sociali e sanitari) con principi di nursing e anche attraverso indagini concordate con l’equipe.

 

Perché ‘Avia Pervia’?

‘Avia Pervia’, che in latino significa ‘Le vie impervie rese percorribili’, è il motto che rappresenta l’anima della città di Modena. Questo detto racconta la capacità di superare ostacoli e trasformare le difficoltà in opportunità. Una filosofia di resilienza e ingegno che è parte integrante dell’identità modenese. Il motto “Avia Pervia” è stato scelto come nome dei protocolli non farmacologici innovativi sviluppati dalla UOC di Geriatria Territoriale per persone con demenza.

“La demenza sta diventando un problema di salute pubblica – dichiara la dottoressa Rita Minozzi, Coordinatrice delle Professioni sanitarie dell’Unità operativa Complessa di Geriatria Territoriale -. In Italia sono più di un milione le persone con diagnosi di demenza. Le conseguenze sociali, economiche ed organizzative hanno un impatto enorme sulle persone coinvolte nell’assistenza: solo nella provincia di Modena su 706mila residenti, oltre il 24% è over 65, e di questi oltre 13mila hanno ricevuto una diagnosi di demenza. Inoltre, si evidenziano circa 3200 casi nuovi all’anno sul territorio modenese. Dall’analisi di questi dati è nata l’esigenza di sviluppare strategie per il supporto adeguato degli assistiti e delle loro famiglie attraverso la definizione di nuovi modelli organizzativi che permettano alla persona con demenza ed alle loro famiglie di conoscere e gestire efficacemente la patologia all’interno del proprio contesto famigliare”.

















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