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Il sindaco Matteo Lepore ha consegnato la Turrita d’argento al pittore Carlo Soricelli

Questa mattina, in sala Rossa a Palazzo d’Accursio, il sindaco Matteo Lepore ha consegnato la Turrita d’argento al pittore Carlo Soricelli.

Di seguito le motivazioni lette durante la cerimonia dall’assessore alla Cultura Daniele Del Pozzo:

Motivazioni Turrita d’argento a Carlo Soricelli
Carlo Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento, settimo di nove fratelli, si trasferisce a Bologna all’età di quattro anni con la sua famiglia. 

Nella tarda adolescenza inizia a realizzare i primi quadri in cui si nota già un forte interesse per le problematiche legate all’ecologia e le tematiche ambientali: lo si vede negli animali che spesso ripropone e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. 

Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell’emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, disabili, anziani, ma anche lavoratori e operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi e abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c’è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati a evitare perché disturbante. 

La sua pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell’arte Naïve. Soricelli espone per alcuni anni alla Rassegna di Arti Naïves presso il Museo Nazionale “Cesare Zavattini” di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d’arte. 

All’inizio degli anni Ottanta realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo. Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo: l’angelo è l’escluso, prima schiacciato e deformato, poi alleggerito da ali che conferiscono una dignitosa speranza. Dagli Anni ottanta ha cominciato a raccogliere rifiuti, che considera reperti archeologici del nostro tempo e anche per denunciare il feroce consumismo che sta distruggendo il Pianeta, creando un blog denominato “rifiutismo”.

Negli anni Novanta Soricelli propone un nuovo filone di arte chiamato pittura pranica che consiste nella visualizzazione dell’energia comune a tutti gli esseri viventi che produce effetti benefici per mente e corpo dell’osservatore.
Ha aperto una casa museo con le sue opere a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna. 
Ha pubblicato diversi libri. Il primo è “Maruchein” nel 1997 con prefazione di Pupi Avati, poi “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone, “Pensieri liberi e sfusi”, ”Terramare”, “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti” e infine “Canti Aionici”, una raccolta di poesie scritte nel corso di anni. 

In continuità con il suo sentire, nel 2008 Soricelli ha aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro in ricordo dei sette operai morti nella strage della ThyssenKrupp. In questi anni l’Osservatorio è diventato uno strumento potente di contro informazione al quale fare riferimento per avere dati aggiornati.
Ha all’attivo circa una settantina di mostre: le più significative a Bologna, a Palazzo d’Accursio e Palazzo Re Enzo; alla Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini. Nel 2024 è tornato a esporre con due mostre sul tema morti sul lavoro a Palazzo d’Accursio e presso la Fondazione Carisbo, a Bologna. Ha esposto in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. Undici opere di Carlo Soricelli fanno parte del Patrimonio Culturale censito dalla Regione Emilia-Romagna.

Nel suo percorso artistico, Soricelli ha saputo fondere ispirazione e denuncia sociale, guardando all’arte non solo come forma di espressione intima, ma come forza animata dall’impegno civile. 

Per queste motivazioni il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Bologna conferiscono a Carlo Soricelli la Turrita d’argento”.

















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