E’ stato inaugurato questa mattina, 21 febbraio, a Casina il nuovo Centro di foto segnalamento di riferimento per la Polizia locale dell’Unione Appennino Reggiano e per la Polizia locale dell’Unione Colline Matildiche. Si tratta di un ufficio operativo sulla legge “Cartabia” che consente appunto il foto segnalamento per i cittadini stranieri. La centrale operativa è stata individuata a Casina per la sua posizione baricentrica tra i territori delle due Unioni coinvolte.
Il foto segnalamento è uno strumento all’avanguardia, che di fatto si inserisce tra le azioni di polizia scientifica: incrocia diversi tipi di dati, per riuscire a identificare con esattezza un cittadino straniero anche in caso sia privo di documenti attestanti l’identità. Spesso infatti le forze di polizia si trovano ad operare in ambiti in cui il concetto di identificazione pone un percorso complesso. Grazie a questo strumento che incrocia molteplici dati rilevando ad esempio i connotati, i contrassegni, le impronte digitali/palmari di ogni individuo con cui si siano interfacciate le forze dell’ordine per un dato motivo, su modelli predisposti dal Ministero dell’Interno e conformi a standard internazionali. In vista dell’attivazione del nuovo servizio, nei mesi scorsi gli agenti delle due Polizie locali hanno svolto un approfondito corso di formazione.
Questa mattina all’inaugurazione hanno partecipato il Questore di Reggio Emilia Giuseppe Maggese, il Procuratore Calogero Gaetano Paci, il Comandante della Polizia locale dell’Unione Appennino Flaminio Reggiani, il Comandante della Polizia locale dell’Unione Colline Matildiche Lazzaro Fontana, il Sindaco di Castelnovo Monti e Presidente dell’Unione Appennino Emanuele Ferrari, il Sindaco di Vezzano e Presidente dell’Unione Colline Matildiche Stefano Vescovi, numerosi altri sindaci del territorio, la Consigliera regionale Anna Fornili e il Responsabile per la sicurezza urbana e integrata della Regione Gian Guido Nobili. Presenti anche i comandanti e rappresentanti di molte altre forze di polizia e dei carabinieri del territorio.
“Quello di oggi è un momento molto importante – hanno detto Ferrari e Vescovi – perché è frutto di una collaborazione tra Unione Montana, Unione colline matildiche, la Provincia, la Regione: questo ufficio poi vede una collaborazione che coinvolgerà anche altre Forze dell’ordine oltre alla Polizia locale. Questo segno di condivisione e corresponsabilità sia davvero molto importante”.
“Strumenti come questo – hanno sottolineato sia Paci che Maggese – è fondamentale per capire quello che succede sul territorio, leggerlo e prevenirlo non facendosi cogliere di sorpresa. La sicurezza si costruisce in primo luogo facendo avvertire alla comunità la vicinanza delle Istituzioni, e un servizio di questo tipo contribuisce in modo determinante”.
“Il nuovo ufficio – ha aggiunto Giorgio Zanni – arriva da un lavoro importante che oggi dota tutta la parte sud del territorio provinciale di una dotazione estremamente utile. La collaborazione continuerà, contribuiremo anche con un nuovo mezzo dedicato alle unità cinofile che operano sul territorio”.
Il comandante Fontana ha spiegato che “quello di oggi non è un traguardo ma è un passaggio importante, perché da oggi parte il vero lavoro a servizio delle comunità. Ringrazio la Regione che ha collaborato, la Procura che ha contribuito con una dose di know-how indispensabile per la formazione degli agenti. Lo spazio messo a disposizione è peraltro attento anche a preservare chi potrebbe utilizzare il servizio in una condizione di fragilità, come minori, donne vittime di violenza o abusi, non certo solo criminali”.
Conclude Flaminio Reggiani: “La riforma Cartabia ha introdotto novità come l’obbligo della domiciliazione digitale per l’attività penale, così come ha reso obbligatoria l’identificazione personale attraverso il Codice Univoco Identificativo (Cui), che ora deve essere riportato sulla comunicazione delle notizie di reato che riguardano gli stranieri in caso di attivazione di un accertamento di carattere penale. Arrivare a un’individuazione precisa dell’identità degli stranieri è un elemento di grande importanza e non sempre facile, ma non è questo l’unico ruolo di questo ufficio: coinvolge anche l’infortunistica stradale, i reati connessi con l’abuso di alcool e droga, il “codice rosso”, il cyberbullismo e reati digitali in genere. Oggi la dotazione tecnologica che contraddistingue il nuovo ufficio è la più avanzata disponibile”.