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Costituito il comitato modenese per i referendum su lavoro e cittadinanza

Cinque SI per cinque referendum per cambiare il Paese, con questo obbiettivo si è costituito a Modena il comitato provinciale per i referendum su lavoro e cittadinanza che nei prossimi mesi sarà oggetto di consultazione elettorale. Del comitato fanno parte Cgil, il sindacato pensionati SPI CGIL, Partito Democratico, Rifondazione comunista, Alleanza Verdi-Sinistra, Possibile e tutte le associazioni che compongono la rete de La Via Maestra per la Costituzione, tra cui, Acli, Anpi, Arci, Arcigay, Coordinamento democrazia costituzionale, Udu, Libera. Ed inoltre il sindacato degli inquilini SUNIA, Federconsumatori, l’associazione di volontariato Auser, Comitato ER contro ogni Autonomia.

Cambiare il Paese rimettendo al centro la dignità dei lavoratori e la cittadinanza degli stranieri per avere meno paura del futuro ed essere più liberi nelle proprie scelte lavorative e nelle proprie aspirazioni di vita. Questo il messaggio che il neo costituito comitato intende lanciare a tutti i cittadini e a tutte le cittadine invitandoli innanzitutto alla partecipazione al voto. Il primo grande obbiettivo è infatti il raggiungimento del quorum per il quale occorre il 50% + 1 degli elettori per il quale occorre una grande mobilitazione popolare; a tutti cittadini e cittadine, pensionati e pensionate, lavoratrici e lavoratori chiediamo di attivarsi per costituire comitati cittadini e in ogni luogo di lavoro, come sta già accadendo in questi giorni con la costituzione dei primi comitati distrettuali e cittadini a Vignola, Sassuolo, Mirandola, Castelfranco, Carpi, Pavullo e i comitati aziendali, tra cui il comitato presso il Comune di Modena.

Chi parteciperà al voto referendario sarà arbitro del proprio destino perché in conseguenza della propria scelta potrà ottenere un cambiamento immediato e concreto della propria situazione. Votando SI ci sarà meno precarietà perché i contratti a tempo determinato non saranno più liberalizzati; votando SI i lavoratori delle piccole aziende non saranno più ricattabili per i licenziamenti, votando SI tutti i lavoratori potranno avere le stesse tutele indipendentemente dalla data di assunzione, votando SI i lavoratori degli appalti – in caso di infortunio – potranno avere le stesse dei dipendenti diretti. Infine votando SI per il referendum sulla cittadinanza avremo più sicurezza perché aumenterà la velocità di integrazione di quei cittadini stranieri che sono in regola.

“Ai cittadini e alle cittadine modenesi – spiega il comitato – chiediamo di proseguire il lavoro di difesa della Costituzione avviato con il referendum contro l’autonomia differenziata, questa volta è in gioco l’unità sociale del Paese e per questa ragione bisogna votare SI ai cinque quesiti per un Paese solidale e per dire basta alle morti sul lavoro”.

 

 

















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