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Il no dei fornai bolognesi agli sconti sul pane concordati a livello nazionale

“Abbiamo ricevuto un mucchio di proteste dai panificatori nostri associati contro l’accordo preso
a livello nazionale fra i nostri dirigenti federali e ‘Mister Prezzi'” – fa sapere l’Associazione Panificatori artigiani della provincia di Bologna, in un intervento pubblicato sull’ultimo numero del notiziario d’informazione per la categoria.


“A scanso di equivoci – aggiunge l’associazione bolognese – confermiamo che la nostra posizione contraria era stata manifestata a livello regionale a voce in una riunione in Regione e per iscritto nei confronti dell’assessore regionale”.
Ma “di fronte all’invito di ‘Mister Prezzi’ di venire incontro alla lotta contro il carovita, mettendo in vendita a prezzo scontato volontariamente un tipo di pane, a scelta del fornaio, per un mese, i nostri dirigenti nazionali hanno ritenuto di aderire all’invito stesso per ragioni superiori”.

Come dire: con il caro-vita imperante, e il pane tra i principali imputati dell’inflazione in aumento, era difficile tirarsi indietro. Tra l’altro, gli sconti sono del tutto su base volontaria.
Infatti il Garante per la sorveglianza dei prezzi, il 13 marzo, ha chiesto alle associazioni nazionali dei panificatori “una assunzione di responsabilità attraverso l’invito ai propri associati ad adottare, nel periodo 15 marzo-15 aprile, azioni di
contenimento dei prezzi per le tipologie di pane più vendute”.
Al tavolo di confronto, inoltre, “si è proposto di invitare gli esercenti all’adozione di politiche promozionali di sconto nella fasce orarie di fine giornata, anche per stimolare i consumi”.

















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