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Maserati, Bonfatti (Fim Cisl): “L’ora della verità”

“La palla ora è tutta nella metà campo di John Elkann: domani, davanti alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato, chiediamo che il numero uno del gruppo Stellantis faccia chiarezza e disegni con numeri e ragionamenti concreti il futuro di Maserati, oltre al tipo di gioco che intende fare Stellantis in Italia. Non è più il momento delle mezze verità”.

Così Alessandro Bonfatti, segretario generale di Fim Cisl Emilia Centrale, commenta alla vigilia dell’audizione di Elkann quelle che sono le speranze dei lavoratori del Tridente, che si aspettano una sola cosa: rilancio.

Ciò che ha riportato Bloomberg News fa il paio con il tam tam che corre in Maserati da tempo, senza, però, alcuna comunicazione formale alle organizzazioni sindacali. Il trasferimento a Modena della produzione della Gran Cabrio e della Gran Turismo, oggi realizzate a Mirafiori, è uno scenario interessante per viale Ciro Menotti: se a queste produzioni affianchiamo ciò che già è a Modena, mi riferisco alla Mc20 e al progetto Atelier (per la personalizzazione dei modelli, ndr), è chiaro che Maserati nella nostra città diventerebbe il punto di riferimento del gruppo Stellantis per quel che riguarda il segmento del lusso – prosegue il sindacalista –.Ora, però, non bastano più le agenzie di stampa ma servono patti chiari sotto forma di progetti industriali condivisi e lungimiranti. Come sempre, il nostro impegno è quello di dire la verità: anche schierando a Modena Gran Cabrio, Gran Turismo e Mc20 il gruppo deve investire in ricerca, nuovi modelli e in un marketing vincenti. Non si scappa da questa necessità inderogabile, a maggior ragione se Stellantis intende davvero tornare ad avere voce in capitolo nel mercato del lusso. Mercato che richiede eccellenza e innovazione, giova ricordarlo. Per dirla con un esempio semplice, Gran Cabrio e Gran Turismo sono vetture lanciate nel 2007, auto di grande qualità ma che hanno bisogno di essere affiancate da modelli pienamente capaci di incontrare le attese dei clienti di questo tempo”.

Bonfatti introduce anche il tema del destino dei lavoratori di Mirafiori. “Sono 140 persone, nel momento in cui il gruppo togliesse la produzione dal loro stabilimento della Gran Cabrio e della Gran Turismo, andrebbe garantita la piena occupazione, senza contraccolpi. Leggiamo che a Mirafiori dovrebbe arrivare la produzione della nuova 500 ibrida ma, anche in questo caso, occorrono grande trasparenza e concretezza. Non saremmo un sindacato radicato e popolare se non pretendessimo garanzie precise anche per questi lavoratori”.

 

RITORNO AL LAVORO, MANCANO CERTEZZE

Circa il ritorno al lavoro degli operai in cassa integrazione, Bonfatti spiega che l’operazione riguarda 200 addetti di produzione. Giovedì e venerdì scorso ne era rientrata una parte (circa il 60-70%), dal 17 fino al 24 marzo lavoreranno tutti. Poi? Poi è buio fitto, per i mesi di aprile e maggio non sono ancora stati forniti i programmi e il personale non sa se ci saranno altri giorni completi di lavoro.
Al di là delle agenzie, al di là delle previsioni teoriche, questa è la dura realtà che si tocca in Maserati, per porre fine alla quale c’è solo la leva degli investimenti e del ritorno alla piena produzione – chiosa Bonfatti –. Ogni parola pronunciata da Elkann, domani, avrà un grande peso, in un senso o nell’altro. Siamo nel pieno della crisi dell’automotive, ogni giorno arrivano dal resto d’Europa notizie tremende, Stellantis ha l’occasione di aprire una pagina nuova”.

















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