“La decisione di inserire anche la zona stazione della nostra città nell’ambito dell’operazione Strade Sicure risponde ad una precisa richiesta che, come Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, è stata inviata nel luglio dello scorso anno al Ministero dell’Interno ed insieme ad altri temi è stata oggetto di un incontro a Roma tra il sottoscritto e il ministro Piantedosi. Da quell’incontro è nata un’interlocuzione che ha portato il Ministro a presiedere un Cosp a Reggio Emilia il 14 febbraio scorso.
Naturalmente ero informato della disponibilità del ministero ad attuare l’intervento, i cui tempi e modi sono ancora ufficialmente da definire, ma trovo del tutto irrituale leggerne sulle colonne di un quotidiano, per bocca di un’esponente della Lega, prima che su un documento ufficiale e prima della discussione nelle sedi istituzionali.
Nel merito, è una decisione che auspichiamo già da diversi mesi e che pensiamo possa essere utile a presidiare meglio una zona delicata della nostra città, spesso teatro di episodi di illegalità di cui sono vittime anzitutto i residenti, a cui vanno indirizzati senza dubbio i nostri sforzi.
Trovo fuori luogo invece le parole della Fiorini in merito alla scarsa attenzione al tema “sicurezza” di questa giunta. Figlie di una retorica strumentale, infatti, sono parole che omettono i tanti sforzi che su questa materia stiamo mettendo in campo, dall’adesione alle zone rosse alla richiesta di avere gli street tutor, dall’implementazione del sistema di videosorveglianza alla crescita esponenziale dei gruppi di controllo di vicinato, fino al convegno sulla sicurezza urbana, utile a conoscere iniziative messe in atto in altre città con analoghi problemi. Ricordiamo poi alla ex deputata leghista, che è stato proprio questo sindaco a far visita al Ministro Piantedosi – che ringrazio per l’ascolto e l’intervento – e a riportare con il massimo dell’obiettività la situazione reggiana e le preoccupazioni delle persone.
Nessuno di questa amministrazione ha mai negato che, come dice il Questore, esiste una recrudescenza di fenomeni di microcriminalità a cui va data la massima attenzione e, nonostante la sicurezza urbana sia solo in minima parte responsabilità di un Comune, abbiamo cercato e cercheremo di offrire il massimo supporto alla Prefettura, alla Questura e alle forze dell’ordine impegnate sul nostro territorio.
In attesa di ricevere, dunque, i dettagli del piano, occorre però anche ribadire un concetto.
Con i militari, da soli, non si risolve il problema. Gli episodi di microcriminalità, tra cui le spaccate e i vandalismi, sono figli di una marginalità diffusa, a sua volta caratterizzata da tossicodipendenza in crescita e povertà. Occorre leggere i fenomeni e mettere in campo misure contro il disagio giovanile, di lotta alle dipendenze e di sostegno alla povertà. Occorre, a Reggio ma non solo, essere capaci di intercettare il disagio sociale e offrire percorsi alternativi a persone che si trovano in condizioni di marginalità.
StazioneIN, insieme a tante altre misure che stiamo cercando di mettere in campo, va in questa direzione. Serve tempo, serve collaborazione, servono tenacia e rigore ma è indispensabile per costruire un sistema di relazioni che sia la base per una coesione sociale necessaria alla convivenza pacifica e serena anche nella nostra città”.
Marco Massari
Sindaco di Reggio Emilia