Ieri pomeriggio, presso l’Auditorium di via Darwin di Magreta, frazione di Formigine, il Comandante della locale Stazione Carabinieri, Maresciallo Capo Giuseppe CACCAVO, ha incontrato circa cento anziani formiginesi, per fornire alcuni consigli pratici ed utili per prevenire truffe, raggiri e furti in abitazione.
L’incontro, che ha scandito i casi più comuni e noti di truffe, si è concentrato sul tema sempre più attuale dei raggiri che colpiscono le persone anziane, che spesso rappresentano un target vulnerabile ed appetibile per malviventi senza scrupoli. È stata sottolineata l’importanza di sensibilizzare gli anziani e le loro famiglie, queste ultime fondamentali per la creazione di una rete sociale di tutela e protezione integrata.
Sono state quindi illustrate truffe ancora molto in voga, come quella del finto Maresciallo dei Carabinieri, che al telefono inscena un incidente o un qualsiasi problema giudiziario a scapito di un figlio o di un nipote: così poco dopo giunge presso l’abitazione un complice, che ritira soldi e gioielli in cambio della liberazione del giovane parente. Ma ancora più frequente è diventata la truffa del finto tecnico del gas, che utilizza bombolette spray che simulano perdite, convincendo gli ignari anziani ad aprire le loro case e consentendo così ad altri complici di agire indisturbati, rovistando nei cassetti di ogni stanza, questo quando i truffatori non riescono addirittura a farsi consegnare banconote e preziosi, assicurando la custodia dei valori in caso di improvviso scoppio.
Durante l’incontro è stata anche illustrata la funzionalità dello sportello “servizi di digitalizzazione” situato all’interno del Comune di Formigine – Ufficio Anagrafe, sensibilizzando le persone anziane a rivolgersi per dirimere problematiche connesse alla cd. “identità digitale”, quali la creazione dello SPID e la consultazione dell’App “IO”.
ED ECCO COSA FARE PER DIFENDERSI:
- non lasciare gli anziani soli ed avvisarli dei rischi in cui possono incorrere se aprono la porta a persone sconosciute;
- le forze dell’ordine non prelevano soldi dai privati ed evitano accuratamente di effettuare controlli/visite in borghese nelle abitazioni, se non in situazioni di estrema necessità;
- in caso di dubbi, prima di aprire la porta a chicchessia, avvisare il 112 (da lunedì 17 marzo diventato Numero Unico di Emergenza) con il proprio telefono, meglio se cellulare, avendo cura di accertarsi che la linea non risulti già occupata da una precedente comunicazione;
- se si nota un’auto sospetta e non conosciuta nel quartiere, annotare il numero di targa, modello e colore dell’auto, giorno e ora: questi dati potrebbero rivelarsi molto utili per le forze dell’ordine;
- prima di fornire informazioni personali o finanziarie, è fondamentale verificare l’identità della persona o dell’organizzazione con cui si sta interagendo;
- essere diffidenti dalle offerte troppo vantaggiose, dalle richieste urgenti di denaro o dalle comunicazioni non richieste (es. la banca che informa telefonicamente di servizi o altre necessità).