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Modena, il tatuaggio riscoperto tra le Genti di Ancón

Domenica 23 marzo al Museo Civico evento, con dimostrazione, collegato alla mostra

Particolare dei tatuaggi sull’avambraccio della mummia di Ancòn individuati da Robin Gerst con dispositivo a luce infrarossa

Forme e colori sulla pelle di una “giovane” mummia che in un passato ormai remoto ha voluto “significare” il proprio corpo di ragazza, come una mappa che portasse con sé, per sempre, i più importanti significati della propria vita. È il focus dell’iniziativa “Segni del passato. Il tatuaggio riscoperto”, in programma domenica 23 marzo, alle 16, al Museo Civico.

L’appuntamento rientra nell’ambito di “Genti di Ancón. Archeologia del Perù da un viaggio intorno al mondo”, mostra sulla riscoperta della raccolta archeologica peruviana giunta nelle Sale Civiche alla fine dell’Ottocento, tra cui spicca, appunto, la mummia della “ragazza di Ancòn”. Tra le iniziative in partenza anche un laboratorio di fumetti. L’esposizione, fruibile fino al 29 giugno, mette al centro l’impresa di due giovani ufficiali modenesi, Antonio Boccolari e Paolo Parenti, che durante il loro viaggio intorno al mondo a bordo della celebre Corvetta Vettor Pisani, sostarono, appunto, ad Ancón per esplorarne la necropoli precolombiana. Da quella “passeggiata archeologica”, i due avventurieri riporteranno in patria resti umani e oggetti legati al rituale funerario e li doneranno al Museo cittadino.

L’evento di domenica 23 marzo, che prevede un’introduzione di Cristiana Zanasi del Museo Civico e di Alle Tattoo (noto e storico tatuatore modenese molto attivo anche sui social), con dimostrazioni anche per il pubblico, prende spunto proprio dal ritrovamento di tatuaggi sul corpo della giovane peruviana, deceduta a causa di uno strangolamento, probabilmente rituale. Le accurate ricerche eseguite in occasione della mostra, inaugurata lo scorso dicembre, infatti, hanno svelato che alcune parti del suo corpo erano segnate da piccoli tatuaggi. Sono soprattutto stilizzazioni di pesci e uccelli e richiamano l’ecosistema marino che regolava la vita e le credenze della comunità di pescatori di cui la ragazza faceva parte.

Nello specifico, la dimostrazione, fatta su pelle sintetica dallo stesso Alle Tattoo, utilizzando una tecnica diffusa già nell’antichità, viene proiettata su grande schermo per il pubblico presente al Museo e trasmessa, simultaneamente, in diretta su Instagram e Tiktok. A seguire, le persone in sala verranno invitate a provare sempre su pelle sintetica con stencil ricavati dai disegni scoperti sulla mummia di Ancòn.

Tra gli eventi collegati alla mostra rientra anche il laboratorio a fumetti “Un viaggio intorno al mondo”, in programma dal 29 marzo al 16 maggio. L’iniziativa prende spunto proprio dal racconto, fatto di diari e fotografie, degli ufficiali che, a bordo della Regia Corvetta Vettor Pisani, partirono sul finire dell’Ottocento per un viaggio interno al mondo, riportando in patria i reperti archeologici e resti umani dalla necropoli di Ancòn. Da queste testimonianze nasce l’idea di un laboratorio sulle dinamiche di narrazione per immagini. Ogni partecipante, anche se non esperto nelle tecniche del disegno, grazie agli insegnamenti di Stefano Ascari, fumettista sceneggiatore di fumetti, e al contributo dell’artista Dario Grillotti, sarà in grado di sviluppare una sceneggiatura, uno storyboard o una vera e propria tavola.

Il laboratorio, adatto dai 15 anni in su, consiste in dieci ore di lezioni in quattro date, in fascia pomeridiana e serale, al laboratorio Dida di Palazzo dei Musei. È possibile iscriversi, a pagamento, entro martedì 25 marzo sul sito www.museocivicomodena.it. Al termine del laboratorio i lavori dei partecipanti saranno esposti al Museo Civico di Modena, nello spazio antistante la mostra.

















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