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F1, Massa: ‘Nelle prossime gare mi riprometto di recuperare tutti i punti persi’

Domenica notte, ho lasciato il circuito di Sepang alla fine di un weekend in cui non ho portato a casa il risultato che mi sarei aspettato, dato che mi sono ritirato a metà della gara. Insieme a mia moglie, sono tornato a casa in Brasile e starò qui fino al weekend, quando partirò per il Bahrain per iniziare ad acclimatarmi rispetto alla differenza di fuso orario e di temperatura.


Alcuni sembrano essere sorpresi di quello che hanno visto domenica, e cioè di un ritorno delle prestazioni della Ferrari in Malesia ma la realtà è che, in Australia, era tutto andato per il verso sbagliato per noi e non avevamo avuto alcuna possibilità di dimostrare quello che potevamo fare. Inoltre i nostri avversari erano di sicuro un po’ più forti di noi su quella pista ed hanno agito in maniera più efficace di noi nel corso della prima gara della stagione. In Malesia, a cominciare dalla prima fila della griglia di partenza, abbiamo finalmente avuto la possibilità di mostrare chi siamo. Ma mentre lo scorso fine settimana aveva mostrato che non avevamo perso all’improvviso tutto il potenziale che avevamo sviluppato durante i test invernali, non è stato comunque l’inizio della stagione che avrei voluto per me stesso, considerando il problema meccanico che ho avuto a Melbourne e poi l’uscita di pista che ho avuto a Sepang, che mi ha impedito di completare la corsa. E’ stato molto frustrante, ma, come si dice, queste sono le corse. Abbiamo visto che tutti possono avere giorni positivi o negativi e io ho cominciato la stagione con molti avvenimenti che non sono stati dalla mia parte. Ci sono ancora sedici gare comunque, e 160 punti in palio. Nelle prossime gare mi riprometto in ogni caso di recuperare tutti i punti che ho perso nei due Gran Premi di apertura della stagione.

Mentre a partire dal termine della passata stagione ci eravamo tutti dovuti abituare a guidare senza l’ausilio dei mezzi elettronici, come avete visto nelle due gare di apertura sembra che questo cambiamento di regole abbia provocato un maggior numero di incidenti, testacoda e uscite di pista. Questo ci ha reso la vita più difficile di prima. Nella condizione di essere sempre al limite, ad un passo consistente e costretti a restare nei limiti delle condizioni di gara è più complicato, ma non penso che questa sia stata la ragione per cui sono finito fuori pista domenica scorsa. Ho avuto un problema meccanico nella gara dell’Australia e poi in Malesia ho avuto altri problemi non collegati al controllo di trazione. Le monoposto hanno sicuramente una guidabilità diversa, ma mi sento a mio agio a guidare senza l’elettronica e non ho problemi rispetto a questo. L’unico vero problema sarà quando ci saranno condizioni di minore grip, ma non nelle situazioni che abbiamo affrontato fino ad oggi.

Si è parlato molto del nuovo formato delle qualifiche e se sia il caso di introdurre delle modifiche per impedire che le vetture rallentino troppo nel giro di rientro in Q3 per risparmiare benzina: credo che ci sia bisogno di discutere questo aspetto. Personalmente, non credo che i nuovi regolamenti sportivi che riguardano la porzione finale delle qualifiche le rendano molto più interessanti. Almeno con le regole precedenti si doveva introdurre meno carburante prima, ma era un po’ noioso correre con il carburante necessario per la prima parte di gara. Q1 e Q2 sono sessioni così lunghe che quando si deve attendere al box, guidare in Q3 una macchina molto pesante non è molto divertente, e dico questo anche se ho fatto un bellissimo giro di qualifica nel corso di Q3 in Malesia per fare la pole position. In passato, ci si divertiva di più, se parliamo espressamente di guida. Probabilmente avremmo bisogno di un cambiamento di regole per affrontare il problema della lentezza delle vetture che percorrono il giro di rientro, ma aspettiamo e vediamo quali sono i commenti di tutti.

Uno degli argomenti salienti della stagione fino ad ora è stata quella che molti hanno definito l'”era post Todt” alla Ferrari. Ad essere onesti, tutto sembra più o meno uguale a prima. Anche se le aree di responsabilità di Jean all’interno della nostra organizzazione sono cambiate, la squadra è sempre la stessa, con gli stessi obiettivi che abbiamo avuto in passato. La mentalità è sempre la stessa e tutti stanno facendo un buon lavoro. Quando si cambiano alcune persone all’interno di un team, con altre persone che lavorano nella stessa direzione, allora non cambia molto. Abbiamo visto in passato che quando Ross Brawn ha lasciato la squadra, molti hanno detto che sarebbe stato tutto diverso, abbiamo vinto ancora e lo stesso dopo che Michael ha lasciato la squadra. Parlando di Michael, sono stato contento di sapere che è arrivato terzo nella gara di moto in Ungheria! Michael si sta divertendo molto nella sua vita privata, e sta sperimentando nuove sfide. Sembra che possa sempre piazzarsi molto bene, qualunque sia la specialità in cui si impegna, basta soltanto che abbia un motore e le ruote. Non è una sorpresa, ad essere onesti, ma è bello vedere che sta molto bene”.

















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