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L’Accademia di Belle Arti di Bologna conferisce il Diploma Honoris Causa a Lorenzo Mattotti

Il conferimento del Diploma Honoris Causa in Linguaggi del fumetto a Lorenzo Mattotti (Ph. Martina Platone)

Oggi, giovedì 10 aprile 2025, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-25, l’Accademia di Belle Arti di Bologna ha conferito il Diploma Honoris Causa in Linguaggi del fumetto all’illustratore di fama internazionale Lorenzo Mattotti.

La cerimonia si è tenuta in Aula Magna e si è aperta con gli interventi istituzionali della Presidente Rita Finzi, del Direttore Enrico Fornaroli e di Alessio Bongianino, Presidente Consulta degli studenti. A seguire, si è svolta la Lectio Magistralis di Sergio Brancato, Professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università Federico II di Napoli, dal titolo Oltre i limiti. ll fumetto fra origini e crisi della cultura di massa.

La Laudatio Academica di Mario Rivelli, in arte Otto Gabos, Professore di Arte del fumetto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha preceduto la consegna del titolo a Lorenzo Mattotti, che per l’occasione ha donato all’Accademia un’opera inedita, stampata in 40 esemplari da Squadro Stamperia Galleria d’Arte.

Lorenzo Mattotti (Brescia, 1954) vive e lavora a Parigi, dove si è trasferito nel 1998.

Alla fine degli anni Settanta esordisce come autore di fumetti, disegnando strisce in bianco e nero, ispirato dall’espressionismo di José Muñoz e di Carlos Sampayo.

Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura a Venezia si trasferisce a Bologna dove nel 1983 fonda Valvoline, insieme ai disegnatori bolognesi Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori e Jerry Kramsky. Il gruppo, che si prefigge, in un’ottica interdisciplinare e dal sapore pop, di mettere il fumetto in dialogo con i linguaggi dell’arte, della musica, della moda e della pubblicità, dirige il supplemento della rivista Alter Alter. Proprio in Alter Alter, Mattotti pubblica a puntate nel 1982 Il signor Spartaco, primo lavoro a colori, e nel 1984 Fuochi, opera emblematica che rivoluzionerà il linguaggio del fumetto e metterà in luce alcuni degli elementi caratterizzanti dello stile dell’autore: da un uso del colore sensuale, evocativo e avvolgente alla marcata espressività del tratto. Sono numerosissimi i volumi per adulti e per l’infanzia pubblicati successivamente da Mattotti, molti dei quali tradotti in più lingue, come le prestigiose collaborazioni a livello internazionale con quotidiani e riviste come The New Yorker, Vanity Fair, Cosmopolitan, Le Monde, Nouvel Observateur, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Corriere della Sera, Internazionale e la Repubblica. Negli anni disegna numerose copertine di libri – per le case editrici Einaudi, Garzanti, Guanda, Mondadori, Penguin, Rizzoli e Seuil – e manifesti per importanti eventi culturali, come il Festival del Cinema di Cannes (2000) e la Mostra del Cinema di Venezia (dal 2018 al 2022).
In ambito cinematografico, nel 1995 illustra un adattamento di Barbablù, per la serie di animazione francese Il était une fois… Nel 2004 realizza le illustrazioni per Eros, creando il legame tra i tre episodi del film, diretto da Michelangelo Antonioni, Steven Soderbergh e Wong Kar-wai.
Ha anche partecipato all’opera collettiva Per(s) du noir (2008), un film d’animazione realizzato da sei disegnatori. Nel 2019 il suo film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dall’omonimo racconto illustrato di Dino Buzzati, viene presentato al Festival di Cannes nella sezione “Un certain regard”. L’anno seguente, il lungometraggio è stato nominato per la 45a cerimonia dei César, nella categoria miglior film d’animazione.

 

Rita Finzi, Presidente dell’Accademia di Bologna, ha dichiarato: “La cerimonia di oggi è l’occasione per ribadire che le Accademie si trovano al centro di una impetuosa trasformazione a seguito del processo riformatore avviato dal Ministero per equipararle alle Università, iniziato venticinque anni fa. Il 2025 è l’anno in cui dare deciso impulso ai significativi cambiamenti che potranno arricchire di nuovi contenuti i percorsi formativi su più fronti: dai nuovi dottorati, alla internazionalizzazione e transizione digitale, alla riqualificazione degli spazi per la didattica. Una sfida che ci deve impegnare per far sì che l’Accademia sia effettivamente un laboratorio vitale contemporaneo, in grado di fornire a studentesse e studenti gli strumenti per affrontare il proprio percorso di vita con autonomia di giudizio e capacità critica”.

Enrico Fornaroli, Direttore dell’Accademia di Bologna, ha aggiunto: “Sono 2.100 le studentesse e gli studenti iscritti quest’anno ai corsi triennali di primo livello e biennali di secondo livello: un aumento rispetto ai 1.988 studenti dell’anno precedente, a testimonianza di un costante e crescente interesse per la nostra offerta formativa. Il trend di crescita delle iscrizioni evidenzia la continua domanda di formazione artistica, anche in un mercato del lavoro difficile. Accanto alle discipline più tradizionali – pittura, scultura, decorazione, scenografia – negli ultimi vent’anni anni l’Accademia di Belle Arti di Bologna ha arricchito l’offerta di corsi sul contemporaneo – fotografia, linguaggi audiovisivi, fumetto e illustrazione, fashion, product e graphic design – capaci di conciliare sempre di più storiche e nuove forme di creatività e aprire nuove prospettive di formazione e lavoro”.

Nel pomeriggio l’Aula Magna ha ospitato una conversazione aperta al pubblico dal titolo Geometrie e chimere. L’immaginario di Lorenzo Mattotti, che ha visto protagonisti l’illustratore di fama internazionale e il semiologo e saggista Daniele Barbieri.

A seguire, la presentazione del libro VENT’ANNI DOPO. Fumetto e illustrazione in Accademia a cura del Collettivo Dumas (Collana ABABO Teorie, Pendragon, 2025), che racconta i primi vent’anni del corso di Fumetto e illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, attraverso una raccolta di riflessioni sul metodo, la pratica e la poetica autoriale di un percorso didattico pionieristico in ambito accademico. Il volume comprende una selezione di lavori realizzati da venti talenti promettenti negli anni del corso, a cui è stato chiesto di condividere la propria esperienza in Accademia con opere inedite che mettono a fuoco un ideale passaggio di testimone generazionale. Le autrici e gli autori degli inediti sono: Eliana Albertini, Beatrice Bandiera, Majid Bita, Lucrezia “Lucrèce” Buganè, Cammaroto, Fumettibrutti, Maurizio Lacavalla, Laverve, Danilo Manzi, Kalina Muhova, Simone Pace, Irene Penazzi, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Lisa Salsi, Martina Sarritzu, Noa Schiatti, Rebecca Valente, Noemi Vola, Yi Yang.

















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