Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha approvato il bilancio 2024, che si chiude con un avanzo di esercizio superiore a 3,8 milioni di euro. Il patrimonio netto registra un incremento di 1,524 milioni di euro, raggiungendo così la cifra complessiva di 128,66 milioni.
Nel corso del 2024, la Fondazione ha rafforzato il proprio impegno a sostegno della comunità locale, destinando complessivamente 1.664.815 euro a 91 interventi, nei settori: Arte e cultura, Istruzione, Volontariato, Sanità e ricerca. Si tratta di un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.
Tra le iniziative più rilevanti realizzate nel corso dell’anno, si ricordano: la prima tranche del contributo per la realizzazione dell’Hospice a San Possidonio, il contributo per il Memoria Festival e la quota quale socio Fondatore alla Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli” che hanno assorbito oltre il 40% delle risorse.
“In un contesto globale segnato da incertezze geopolitiche e da rapidi cambiamenti legati anche alla diffusione dell’intelligenza artificiale – ha dichiarato il presidente Francesco Vincenzi – la Fondazione CR Mirandola ha continuato a garantire un sostegno concreto al tessuto sociale, sanitario, economico e culturale dell’Area Nord. Nel 2024, non solo il volume delle erogazioni è cresciuto, ma anche il patrimonio ha registrato un aumento consistente. La Fondazione si conferma, così, quale uno degli attori che, in un’ottica di sussidiarietà, può concorrere alla crescita e allo sviluppo sostenibile del territorio”.
“La gestione finanziaria della Fondazione ha chiuso l’esercizio con un risultato di 4,842 milioni di euro, superiore del 56% rispetto alle previsioni del DPA 2024 – ha spiegato il direttore Cosimo Quarta –. Un risultato ottenuto grazie a una strategia di investimento prudente e ben diversificata, capace di proteggere il patrimonio e cogliere le opportunità offerte dai mercati finanziari. Tuttavia, l’attuale scenario macroeconomico e geopolitico, caratterizzato da forte instabilità, da nuove dinamiche commerciali e da un’elevata volatilità dei mercati finanziari, non consente di prevedere un analogo andamento per l’esercizio in corso”.