Fiesa Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Specialisti dell’Alimentazione) sta lavorando in questi giorni per promuovere iniziative dirette a difendere il potere di acquisto delle famiglie.
Le stime diffuse ieri dall’Istat parlano, sia a livello nazionale che provinciale, di un incremento dei prezzi al consumo del 3,3%, attribuibile in particolare al settore alimentare. Rispetto allo scorso anno si parla di un aumento del 5,5% a livello nazionale e del 4,8% nel nostro territorio.
“L’andamento dei prezzi degli alimentari – sottolinea Daniele Mariani, Presidente Fiesa-Confesercenti Modena – oltre che essere, nel nostro Paese, influenzato delle scelte commerciali della grande distribuzione, è soggetto anche al condizionamento di variabili internazionali, primo fra tutti l’aumento dei costi dell’energia. L’Italia sconta inoltre storiche carenze strutturali nella filiera produttiva e distributiva, fatta di infiniti, complessi e costosi passaggi”.
“Il confronto tra l’incremento dei prezzi alla produzione (9,6%) e l’aumento dei prezzi al consumo – precisa Alberto Crepaldi, responsabile settore alimentare per Confesercenti – dovrebbe essere di per sé sufficiente a chiarire come sia profondamente sbagliato attribuire alla distribuzione commerciale, ed in particolare alla piccola e media impresa, tutta la responsabilità dell’aumento dei prezzi”.
“Siamo consapevoli che il potere di acquisto delle famiglie si è fortemente contratto, ma non si può dimenticare che anche le dinamiche dei prezzi praticati dalle imprese del commercio sono fortemente influenzate dagli stessi costi che incidono sul bilancio delle famiglie italiane: canoni di affitto, tributi, tariffe per acqua, luce e gas, burocrazia”.
“Crediamo dunque – sostiene Mariani – che si debba andare oltre la sterile e periodica caccia al responsabile del caro-vita. Ci appare invece fondamentale un comune sforzo da parte di Istituzioni, Associazioni dei consumatori e Associazioni economiche, per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie e tutelare il ruolo della piccola-media impresa”.
“Coerentemente con tale impostazione, Fiesa-Confesercenti – conclude Crepaldi – è proprio in questi giorni al lavoro per dar vita ad una iniziativa che contemperi l’obiettivo di contenere il prezzo di un paniere di prodotti ortofrutticoli con quello di valorizzare il piccolo-medio commercio alimentare, sulla falsa riga di due importanti azioni promosse dall’Assessorato alle Politiche Economiche di Modena in collaborazione con la nostra organizzazione: “Terzo tempo con la pizza” e “Operazione Pane Comune”.