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Lavori di riqualificazione del Teatro Comunale, via libera al proseguimento dopo le indagini della Soprintendenza

Via libera della Soprintendenza alla prosecuzione dei lavori di riqualificazione del Teatro Comunale, dopo che gli scavi in corso per la creazione di un nuovo piano interrato avevano portato alla luce alcuni resti archeologici. Autorizzata, su istanza presentata dal Comune per poter proseguire il secondo Lotto dei lavori, la rimozione in scavo dei resti ritrovati, muri e pavimenti in parte riferibili ad un palazzo del Quattrocento, probabilmente Palazzo Bentivoglio, in parte a bagni pubblici degli anni Trenta.

Le indagini della Soprintendenza hanno valutato che “i resti di alcuni residui murari e pavimentali pertinenti alle cantine di un edificio di presumibile epoca rinascimentale, oltre a una fossa settica coeva e ad alcuni elementi interrati appartenenti ai bagni pubblici risalenti agli anni Trenta del Novecento”, hanno un “mero valore storico-documentale.., che non consente di prevederne un’eventuale valorizzazione”, in quanto presentano “pesanti manomissioni e ammanchi dovuti alla posa di tubazioni e condotti” e versano “in pessimo stato conservativo”.
La Soprintendenza autorizza la rimozione in scavo dei resti, per il solo volume necessario e fino alla quota massima utile per la realizzazione dell’opera in progetto, che rende necessaria la rimozione parziale di parte delle strutture edilizie e pavimentali per un’altezza di circa 25 cm.
Lo scavo “dovrà avvenire con metodo stratigrafico, con documentazione grafica e fotografica delle singole fasi, secondo le indicazioni impartite dalla Direzione Scientifica. Le strutture non interessate dallo scavo archeologico di rimozione dovranno essere messe in sicurezza, con protezione ottenuta mediante stesura di rete microforata e inerte (sabbiella).
A compensazione delle strutture parzialmente demolite, si richiede che, in corrispondenza dell’ex falegnameria, al fine di meglio comprendere la planimetria dell’edificio di età rinascimentale, siano effettuate almeno due trincee di indagine stratigrafica, da spingere fino alla quota di 1,50 m dalla quota di piano già raggiunta”.

In caso di rimozione in scavo del manufatto, la contestuale indagine archeologica consentirebbe di fornire ulteriori dati scientifici relativi alla struttura edilizia, “che solo in via dubitativa può essere messa in relazione al palazzo dei Bentivoglio cosiddetto ‘del Guasto’, rasato al suolo nel 1507, oltre che delle strutture dei bagni pubblici di inizio Novecento”.
Già nel 2024, la Soprintendenza aveva autorizzato la rimozione in scavo di alcuni resti, durante la realizzazione del Lotto 0 dei lavori di riqualificazione del Teatro Comunale.

La riqualificazione del Teatro comunale, iniziata nel luglio 2023, non subirà particolari ritardi e il Teatro tornerà nella sua sede storica per dicembre del 2026.

















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