Un’intera giornata – Sabato 10 maggio 2008 – quella che quest’anno Orvieto dedica al Premio Luigi Barzini all’Inviato Speciale, giunto alla 19^ edizione. Un full immersion dentro i temi più attuali dell’informazione e della figura dell’Inviato Speciale, ma anche nel vissuto della città che nel 1874 diede i natali a Luigi Barzini.
Il Premio organizzato da: Comune di Orvieto, Fondazione Luigi Barzini e Corriere della Sera coordinato da Ludina Barzini e Guido Barlozzetti con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, della San Giorgio Spa e di Engineering ha il riconoscimento della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica ed è patrocinato da: Regione dell’Umbria, Provincia di Terni, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Associazione Stampa Umbra, Comitato Regionale Comunicazioni Umbria, Articolo 21, Associazione Nazionale Stampa Online.
Nell’edizione 2007, allo scoccare del 18° anno della manifestazione ed in coincidenza con la nascita della Fondazione Luigi Barzini costituita dalla famiglia e dal Comune di Orvieto per realizzare l’archivio della comunicazione con particolare riferimento all’inviato speciale, si disse che il Premio era ormai maturo per altre esperienze da radicare sempre più nella città e nella società dell’informazione.
Il Premio Barzini, infatti, si presenta quest’anno con una formula innovativa che recepisce la sollecitazione a ragionare insieme con le varie componenti della professione giornalistica.
La giornata si aprirà alle:
ore 9 presso la Scuola Primaria di Orvieto Centro (Piazza Marconi) con la cerimonia di intitolazione della Scuola a “Luigi Barzini”,
alle 11 alla Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo si terrà il Convegno su “Inviato speciale in Internet. La professionalità del giornalista di fronte alla sfida delle nuove tecnologie”.
Cambia il lavoro del giornalista. Cambia nel nuovo orizzonte di Internet. Mondo parallelo, universo virtuale che si va interfacciando con la nostra quotidianità. Le tradizionali routines del sistema dell’informazione arretrano e tutte le categorie di base di un mestiere si vanno ridefinendo.
Ma le nuove, straordinarie, prospettive si accompagnano a nuovi problemi:
dall’identificazione delle fonti alla velocità dei commenti, dalla simultaneità delle pubblicazioni all’incerta attendibilità e, dunque, alla necessaria centralità di una mediazione.
Siamo, insomma, ad un tornante epocale, in fondo al quale ben poco di quello che oggi ci appare come immutabile rimarrà tale. La stessa natura del cambiamento, dilatandosi in ogni anfratto del ciclo della notizia si fa meno evidente e più pervasiva, e dunque obbliga ad un’attenzione che possa percepirne i movimenti progressivi.
Per questo il Premio Barzini ha accolto la sollecitazione a ragionare insieme alle componenti della professione giornalistica e a costruire un incontro propedeutico a un progetto: un osservatorio continuativo del mestiere in rete, delle dinamiche e della complessità delle sue trasformazioni.
Un compito essenziale, se si vogliono articolare risposte, sul piano dei diritti e dei valori, che siano all’altezza della responsabilità che all’informazione attiene in una democrazia.
Conduce: Michele Mezza, Rai International, main speaker: Carlo Revelli, creatore dell’agenzia Agoravox, Francia. Si parlerà di “Giornalismo partecipativo, trasparenza e libertà d’informazione”.
E-lecture con collegamento in tempo reale (web-tv) con Scuole di Giornalismo.
Sono previsti interventi: Comitato Regionale per la Comunicazione, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine dei Giornalisti, Associazione Stampa Umbra, Associazione Nazionale Stampa Online, Articolo 21.
I lavori si concluderanno alle 13,30.
Il programma del pomeriggio prevede:
alle 16.30 al Palazzo del Popolo / Sala dei Quattrocento, presentazione dei Meridiani Mondadori “Giornalismo italiano”, a cura di Franco Contorbia
seguiranno l’Orazione Civile di Guido Rampoldi (vincitore dell’edizione 2007) e la Premiazione ed ancora, la Tavola rotonda dal titolo: “Leader d’immagine? Chi sono, cosa dicono e dove esistono Hillary, Barack, Nicolas, José Luis, Angela, Vladimir, Walter e Silvio”.
La politica sta diventando sempre più un discorso che prende forma e si diffonde attraverso il sistema dei media, fino a fare corpo con il mezzo più popolare e diffuso. La televisione.
Se un tempo i protagonisti fondavano il loro carisma sulla lontananza e sulla forza del contesto – e cioè, i partiti e le ideologie a cui si riferivano e che rappresentavano – oggi convivono con noi in una prossimità domestica e il loro messaggio sembra diventare una variabile dipendente del loro appeal sul piano della comunicazione.
Esiste ancora un confine tra il cittadino-elettore e il terminale di un’audience? Per la politica è più importante costruire progetti o strategie del discorso fondate sull’efficacia di un leader? Conta di più uno sguardo e un intercalare o la solidità di una prospettiva di governo?
In realtà molto diverse, con tradizioni e storie fortemente connotate, Hillary Clinton, Barack Obama, Nicolas Sarkozy, José Luis Zapatero, Vladimir Putin, Walter Veltroni e Silvio Berlusconi ci rimandano la stessa domanda (e lo stesso dubbio): attori della politica o politica di attori?
Con il titolo “Leader d’immagine?”, la tavola rotonda prova a riflettere, avvalendosi anche di contributi video sui protagonisti carismatici, nel bene e nel male, della politica del Novecento e sulla forza comunicativa espressa dai monaci buddisti del Tibet.
Conduce: Antonio Di Bella.
Partecipano: Maria Pia Ammirati, Miriam Mafai, Paolo Mancini, Michele Mezza, Roberto Olla, Guido Rampoldi, Carlo Revelli, Marcello Sorgi, Ugo Tramballi, Franco Venturini.
alle 18.30 – presentazione del libro “Quarantotto. Parole per un bilancio generazionale” di Stefano Rolando
L’autore attraversa da “inviato” gli anni del suo impegno costantemente pubblico e ritrova i protagonisti della generazione nata dopo la seconda guerra mondiale. Gli ambigui, i violenti, gli inconsapevoli e, soprattutto gli “ardimentosi”, quelli cioè che hanno giocato con passione la sfida moderna della conoscenza, del progetto e della partecipazione.
La Giuria del Premio è composta da: Erik Amfitheatrof, Giulio Anselmi, Rodolfo Brancoli, Mimmo Càndito, Paolo Granzotto, Alberto La Volpe, Arrigo Levi, Miriam Mafai, Monica Maggioni, Stefano Malatesta, Igor Man, Piero Ostellino, Federico Rampini, Guido Rampoldi, Alberto Ronchey, Paolo Rumiz, Barbara Spinelli, Gian Antonio Stella, Bernardo Valli, Franco Venturini, Demetrio Volcic.
Nelle precedenti edizioni il Premio Barzini venne assegnato a: Enzo Biagi, Mimmo Càndito, Arrigo Levi, Monica Maggioni, Stefano Malatesta, Igor Man, Ettore Mo, Indro Montanelli, Federico Rampini, Alberto Ronchey, Paolo Rumiz, Barbara Spinelli, Gian Antonio Stella, Tiziano Terzani, Bernardo Valli, Demetrio Volcic, Guido Rampoldi.
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