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Botte e violenza alla convivente reggiana, arrestato un tunisino

Una triste storia di violenze fisiche e psicologiche subite dalla convivente, una donna reggiana di 27 anni, prima in gravidanza e poi anche davanti alla figlioletta, hanno portato al provvedimento di custodia cautelare nei confronti di un tunisino di 29 anni residente a Reggio Emilia, firmato dal gip Cristina Beretti su richiesta del pm Maria Rita Pantani.

Secondo i capi d’imputazione indicati nel provvedimento, l’uomo – dal 2006 al luglio 2007 – avrebbe maltrattato in modo continuativo la convivente, sottoponendola a sofferenze fisiche e morali. In particolare l’avrebbe costretta quotidianamente a subire rapporti sessuali, anche durante la gravidanza, prendendola a schiaffi e calci, frustandola ed arrivando addirittura a costringerla – in una occasione – a dormire per terra in un materasso con la figlia in tenera età.

Nonostante la donna fosse stata trasferita in una struttura protetta, su disposizione del tribunale dei minori di Bologna, le angherie non erano finite. Nel febbraio scorso, rintracciata lungo la strada, era stata presa a schiaffi e minacciata di morte dall’uomo per costringerla a riprendere la relazione. Minacce di morte continuate telefonicamente nei mesi di febbraio e marzo scorsi.

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate violenza privata e minacce gravi.

















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